Un nuovo processo alla scimmia?
Sconcertante la notizia che gira in questi giorni a Dayton, Tennessee, USA, adatta per festeggiare la legge Moratti: insegnanti e i studenti di un college sono obbligati a firmare una dichiarazione di fede, pena la non ammissione alla struttura
Probabilmente molti si ricorderanno del processo, lo Scopes Trial, che si tenne nel 1925 proprio nella città di Dayton degli USA. Forse qualcuno si ricorderà anche del nome di uno degli avvocati che parteciparono a questo processo, William Jennings Bryan, bravissimo e appassionato antievoluzionista.
Bryan morì 5 giorni dopo la fine del processo, e in sua memoria venne costruito a Dayton un collegio religioso (il Bryan College) che forniva corsi per studenti universitari. Venne sostituito all’accusa da un bel tipo, favorevole all’eugenetica: “Conservative Rev. Clarence True Wilson, the General Secretary of the Methodist Episcopal Board of Temperance, Prohibition and Public Morals, was chosen to debate Clarence Darrow after William Jennings Bryan’s death, believed that “only the white Aryan race was the descendent of the lost tribes of Israel”
Un articolo di questi giorni informa che il “Bryan College takes stand on creation that has professors worried for their jobs”. Perché questi insegnanti sono preoccupati e dovranno forse trovarsi degli avvocati bravi come Bryan? La notizia ha dell’incredibile, ma permette di scoprire che in molti college privati religiosi USA gli insegnanti e/o gli studenti sono obbligati a firmare una dichiarazione di fede, pena la non ammissione come studenti o insegnanti. La novità è che il Bryan College ha deciso di modificare questa dichiarazione di fede per rendere obbligatoria, ma soprattutto inequivocabile, l’adesione al creazionismo biblico “della terra giovane”; sembra che il dibattito fra Ken Han e Bill Nye abbia stimolato l’esigenza di distinguere nettamente evoluzionisti e creazionisti (Ken Ham influenzerebbe molti donatori che sostengono il collegio).
L’attuale dichiarazione di fede (“the origin of man was by fiat of God in the act of creation as related in the Book of Genesis; that he was created in the image of God; that he sinned and thereby incurred physical and spiritual death”) verrebbe sostituita dalla seguente: “We believe that all humanity is descended from Adam and Eve. They are historical persons created by God in a special formative act, and not from previously existing life forms”.
Nell’articolo vengono citati altri esempi di dichiarazioni di fede (e questa è un’altra), ma nessuna pretende che si creda che tutti gli esseri viventi siano comparsi nello stesso momento, né che Adamo non deriverebbe da forme di vita precedente. Proprio sul Wheaton College appena citato, e sulla realtà esistente nelle 120 scuole evangeliche in cui sarebbe forse impossibile insegnare correttamente biologia, ci sono un paio di post gustosi e interessanti, scritti da un ex-studente di scuole evangeliche: “Misstatements of faith: How lying is mandatory for white evangelical institutions (part 1), (part 2)”; l’autore si chiede se non sia una truffa far pagare 29.000$ se non si può insegnare la biologia moderna necessaria per passare ad altre università, dove, fa notare, “I learned that the science of evolution is true and beautiful and good, and nothing like the menace to my faith that I’d been warned against growing up attending a fundamentalist church and private school”.
Nel post ci sono anche molte altre osservazioni interessanti, come ad esempio il dubbio che “those professors are instead required to lie outside of the classroom”; questi insegnanti racconterebbero quindi la verità ai loro studenti e farebbero poi i creazionisti al pomeriggio?! Sarebbe il caso di verificare meglio i libri di biologia che usano; se sono quelli usati anche nelle altre università si potrebbe stare tranquilli?
Comunque nel post si fa capire che domina l’ipocrisia “I know that biology students at Messiah College study evolution. I suspect the same is true for biology students at Gordon College and at Westmont and at Asbury. It’s probably also true at Wheaton College, although it also seems as though Wheaton would very much prefer that we not say anything in public that might associate them with the E-word”.
Della questione parlano anche un blog (“Creationist Chaos at Bryan College”) e un articolo su Christianity toDay (“Bryan College Faculty Vote ‘No Confidence’ in President over Adam and Eve”) che racconta alcuni aspetti ancora poco noti della reazione dei docenti del Bryan College. L’articolo offre la possibilità di consultare molti documenti chiarificatori che sono emersi recentemente.
Per esempio si ricorda la votazione di sfiducia del collegio dei docenti verso il presidente della scuola, Dr. Stephen Livesay, avvenuta il 25/2; era la prima volta che avveniva qualcosa di simile, ed era stata approvata con una votazione schiacciante: 30-2 e 6 astenuti. Con un’altra votazione altrettanto chiara (38-1) si era chiesta almeno “a one-year moratorium on signing the contracts with the clarification statement”. Anche fra gli studenti era circolato un documento in appoggio alla posizione critica dei docenti, firmato da 300 su 800 studenti.
Daniele Formenti