Uniti per le gambe

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I dati morfologici hanno da sempre e intuitivamente raggruppato i tardigradi agli onicofori e agli artropodi, in un gruppo monofiletico noto come “panartropodi”, ovvero tutti quegli ecdisozoi (animali che si accrescono con mute) che possiedono appendici locomotorie. Tuttavia i dati molecolari non hanno finora supportato gli studi morfologici, specialmente nell’inclusione dei tardigradi entro i panartropodi: i tardigradi sono spesso stati […]


I dati morfologici hanno da sempre e intuitivamente raggruppato i tardigradi agli onicofori e agli artropodi, in un gruppo monofiletico noto come “panartropodi”, ovvero tutti quegli ecdisozoi (animali che si accrescono con mute) che possiedono appendici locomotorie. Tuttavia i dati molecolari non hanno finora supportato gli studi morfologici, specialmente nell’inclusione dei tardigradi entro i panartropodi: i tardigradi sono spesso stati raggruppati con i nematodi, implicando che l’evoluzione delle appendici locomotorie sia avvenuta almeno due volte nella storia degli ecdisozoi.

Un gruppo di biologi molecolari di cui ben quattro italiani, Omar Rota-Stabelli (del dipartimento di biologia della National University of Ireland), Lorena Rebecchi, Trevor Marchioro e Davide Pisani (dell’università di Modena e Reggio Emilia), ha invece pubblicato un articolo su PNAS che per la prima volta supporta la visione morfologica. Sono stati analizzati due dataset indipendenti gli ESTs (expressed sequence tags) e i microRNA che hanno risolto le relazioni filogenetiche dei tardigradi.

Gli onicofori risulterebbero quindi sister group di tutti gli artropodi. La vicinanza precedentemente riscontrata tra nematodi e onicofori sarebbe infatti un artefatto della long branch attraction, ovvero di false sinapomorfie (caratteri derivati condivisi) che tardigradi e nematodi mostrerebbero in virtù del notevole numero di caratteri sui loro rami. Siccome gli stati dei caratteri sono in numero finito, più caratteri vi sono, più è probabile che alcuni di loro posseggano lo stesso stato senza che però questo sia sintomo di vicinanza filogenetica, quanto più mera casualità.

Ennesimo caso in cui filogenesi molecolare e morfologica, inizialmente in contraddizione, siano poi risultate compatibili. Lo stesso successe con i pancrostacei, ovvero l’unione di crostacei e insetti. Così, passo dopo passo, la caotica filogenesi degli artropodi sembra procedere verso la chiarificazione.

Giorgio Tarditi Spagnoli


Riferimenti:
Lahcen I. Campbell, Omar Rota-Stabelli, Gregory D. Edgecombe, Trevor Marchioro, Stuart J. Longhorn, Maximilian J. Telford, Hervé Philippe, Lorena Rebecchi, Kevin J. Peterson, Davide Pisani. MicroRNAs and phylogenomics resolve the relationships of Tardigrada and suggest that velvet worms are the sister group of Arthropoda. Published online before print September 6, 2011, doi: 10.1073/pnas.1105499108