Uova su misura
Una singola femmina di una comune specie d’insetto può deporre uova di colori differenti, che variano in base a quello del sito di deposizione. Un adattamento evolutivo molto complesso che consente però di fornire le migliori probabilità di sopravvivenza alla prole in ambienti altamente variabili
Gli insetti vi devastano l’orto? Bruchi e farfalle si mangiano la vostra insalata? Se volete evitare pesticidi chimici un piccolo, ma feroce e vorace, predatore vi può dare una mano. La cimice nordamericana chiamata Podisus maculiventris è un insetto carnivoro che oltre che dotato di un vorace appetito non è per nulla schizzinoso: la sua lista del menù, che comprende più di 90 specie di insetti mangiatori di piante, compresi alcuni dei più molesti a livello agricolo, ne ha fatto uno degli amici più apprezzati degli appassionati di orti e frutteti. Da anni le sue uova sono in vendita a prezzi modesti in tutto il Nord America e con qualche ricerca è possibile procurarsele anche in Italia (con la globalizzazione i parassiti americani sono ormai di casa anche nei nostri orti). Certo anche la nostra piccola cimice ha i suoi limiti: i costi per la produzione su larga scala le rende poco appetibile per coltivazioni in campo aperto e non sopportando il freddo non riesce a svernare in climi freddi. Qualcuno sta cercando di sintetizzare feromoni spruzzabili da usare per attirare le cimici su appezzamenti di terreno più vasti, ma il risultato non è ancora in vista. Un peccato, dato che, oltre ai suoi pregi già noti, il piccolo insetto ha dimostrato di recente di possedere un inaspettato asso nella manica.
Uova diverse, stessa femmina
Paul K. Abram e colleghi delle università di Montreal (Canada) e della Fujita Health University (Giappone) hanno notato una peculiare variazione di colore nelle uova deposte dalle femmine della specie: chiare e traslucide quelle deposte sulla superficie ventrale delle foglie su cui vive l’insetto, più scure quelle deposte sulla faccia dorsale. I ricercatori hanno deciso di approfondire la questione studiando il comportamento di femmine allevate in laboratorio, quindi pubblicato diverse interessanti osservazioni sulla rivista Current Biology. Non solo le femmine osservate deponevano uova di colori differenti, ma la sfumatura era determinata dallo sfondo della capsula di Petri in cui erano allevate: statisticamente più scure nelle capsule col fondo nero di quelle col fondo bianco. Stranamente anche nelle Petri a sfondo nero le femmine erano in grado di deporre uova chiare sulle pareti e sul coperchio non colorati; ma in una Petri con lo sfondo diviso a metà tra bianco e nero esse erano di una gradazione intermedia e solo leggermente più scura sul lato nero.
Questione di differenze
Per cercare di stabilire in base a quale caratteristica dell’ambiente le femmine di Podisus maculiventris stabiliscono quale colore assegnare alle uova, i ricercatori hanno per prima cosa allevato gli insetti in Petri con lo stesso colore di sfondo ma in cui la deposizione era possibile solo sul fondo oppure sul coperchio. Le deposizioni frutto di questi esperimenti non hanno mostrato differenze, dimostrando che il fattore di regolazione non è la gravità. In seguito le femmine sono state introdotte in contenitori trasparenti in cui era collocata una pianta di soia (Glycine max). Alcuni contenitori sono poi stati posti sotto una luce intensa, altri in ambienti ombrosi. Come osservato anche in natura, le uova deposte erano chiare sotto le foglie e scure sopra; ma poco differenti, se prelevate dalla stessa faccia, in relazione all’illuminazione. Più che la luminosità assoluta, che del resto in natura è molto variabile, le femmine di Podisus sembrano badare più al contrasto fra i colori delle due facce nel decidere il colore nella deposizione.
Evoluzione smart
La faccia inferiore di una foglia è presa d’assalto da ogni sorta di predatori e parassiti. Può sembrare strano che le cimici oggetto dello studio non abbiano abbandonato del tutto questo sito di deposizione: all’evoluzione sarebbe quindi bastato rendere le uova scure e fornire alle femmine l’istinto di deporle sempre e comunque sopra le foglie anziché sotto. Ma, parassiti a parte, c’è un ottimo motivo se la maggior parte delle specie di insetto depone sotto le foglie: in questa posizione è presente il microclima ideale per lo sviluppo degli embrioni. In più la deposizione sulle facce superiori non è priva di inconvenienti, dato che i raggi ultravioletti possono danneggiare gli embrioni in sviluppo e costringono le madri a proteggerli con la produzione del pigmento che scurisce le uova, che i ricercatori hanno dimostrato non essere la comune melanina. La produzione di questo pigmento ignoto prevede probabilmente un grande costo metabolico per la depositrice e in più, per quanto mimetizzate e lontane da dove i predatori le cercherebbero, le uova scure sono comunque in piena vista.
Adattare di volta in volta la covata al clima, alla presenza di predatori, alla propria condizione nutritiva e alle altre variabili ambientali è quindi una strategia vincente per le femmine della cimice. Metterla in atto richiede processi evolutivi più complessi: serve un sistema sensoriale di valutazione della superficie di deposizione, un metodo per variare rapidamente la quantità di pigmento e soprattutto un sistema, nervoso o ormonale, per coordinare efficacemente i primi due. Sfida che la Podisus maculiventris sembra aver superato nel migliore dei modi; nel suo habitat non c’è una nicchia ecologica per chi depone solo sotto o solo sopra le foglie. Ce n’è una per chi sa variare secondo il caso; il processo di mutazione-selezione è riuscito a infilare una specie anche dentro quella.
Riferimenti:
Abram PK, Guerra-Grenier E, Després-Einspenner ML, Ito S, Wakamatsu K, Boivin G, Brodeur J. An Insect with Selective Control of Egg Coloration. Curr Biol. 2015 Aug 3;25(15):2007-11. doi: 10.1016/j.cub.2015.06.010.
Immagine da Wikimedia Commons