Walking with Dycinodonts

Scoperti i fossili del tetrapode terrestre (un dicinodonte) più recente e di più grandi dimensioni finora noto. La radiazione dei mega-erbivori nel corso del Triassico potrebbe non essere quindi un fenomeno limitato solo ai dinosauri
Il primo elemento di Lisowicia che spicca è la sua mole: è enorme! Gli autori stimano la massa di questo dicinodonte intorno alle 9 tonnellate, pari a quella di un grande elefante, e 5 volte maggiore di quella stimata finora per i dicinodonti triassici. Di fatto, Lisowicia era grande come i più grandi dinosauri della fine del Triassico. A confermare il gigantismo di questo animale sono gli adattamenti negli arti, in particolare quelli anteriori, per permettere una postura più eretta e colonnare rispetto a quella tipica dei dicinodonti: un evidente adattamento a sorreggere efficacemente l’enorme massa dell’animale.
Lisowicia racconta una storia inattesa ed intrigante sulla fine del Triassico. Mentre i dinosauri sauropodomorfi stavano rapidamente radiando e generando forme sempre più grandi a scala mondiale, almeno in Europa i dicinodonti avevano preso la strada verso il gigantismo e una postura più eretta e parasagittale. Quasi un presagio di Cenozoico stava per avviarsi, 160 milioni di anni prima del previsto. Cosa avrebbero potuto produrre i dicinodonti se non si fossero estinti? Poi, alla fine del Triassico, essi scompaiono del tutto (è dibattuto se un dicinodonte relitto sia presente nel Cretacico dell’Australia), parte di una serie di estinzioni ravvicinate che coinvolge molti altri tetrapodi del periodo, compresi quasi tutti i sinapsidi e pseudosuchi, e che apre la volata ai dinosauri, allora in piena radiazione adattativa.
La coesistenza di grandi sinapsidi e grandi dinosauri per un breve intervallo di tempo alla fine del Triassico suggerisce che il dominio dei dinosauri giurassici non fu solamente il risultato opportunistico dato dalla liberazione di nicchie triassiche. Se avessimo grandi dinosauri e grandi dicinodonti in intervalli distinti e successivi, potremmo parlare di opportunismo dei primi dopo la scomparsa dei secondi. Ma la coesistenza implica un diverso modello. Non si può ignorare che i dicinodonti fossero progressivamente in diminuzione sia come specie che come distribuzione per tutto il Triassico Medio e Superiore, mentre nel medesimo intervallo i sauropodomorfi mostrano una netta e rapida radiazione globale. Dato che, nel Triassico, non abbiamo ornithischi di grandi dimensioni, si può sospettare che questi ultimi abbiano effettivamente giovato della scomparsa dei dicinodonti (e degli altri tetrapodi erbivori triassici), mentre non si può parlare di opportunismo per i sauropodomorfi, già in rapida ascesa mentre vivevano i dicinodonti. Il mio sospetto è che, alla pari dei mammiferi che arriveranno molto dopo, anche i dicinodonti avessero un piano anatomico che, per quanto potenzialmente promettente nel produrre grandi erbivori, risultasse alla lunga meno vincente di quello sauropodomorfo. Ad oggi, non si conosce nessun altro gruppo animale così ben progettato per costruire giganti terrestri al pari di Sauropodomorpha.
Per quanto Lisowicia ci intrighi per le sue inattese dimensioni giganti, è forte in me il sospetto che esso rappresenti una forma estrema di specializzazione al gigantismo, una mosca bianca nel mondo dei sinapsidi triassici. Non è plausibile immaginare una ucronia post-Triassica, un mondo alternativo al vero Giurassico, in cui i dicinodonti producono una grande radiazione di giganti analoga a quella dei sauropodi. Non è avvenuto coi mammiferi cenozoici, non ci sono motivi per dare ai dicinodonti qualche jolly assente nel più prolifico clade di sinapsidi. Al contrario, il gigantismo pare essere il bacino preferenziale dove i sauropodomorfi immetteranno sempre più specie, per i 150 milioni di anni successivi agli ultimi dicinodonti, la loro vera “nicchia ecologica”.
Da Theropoda, il blog di Andrea Cau
Bibliografia:
Immagine: Da Sulej & Niedźwiedzki. Science eaal4853 DOI: 10.1126/science.aal4853