Calderoli, l’ultima vittima della teoria dell’evoluzione…

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Camillo Langone, dal sito de Il Foglio, torna a bombardare Darwin e la sua teoria, ma come sempre le inesattezze scientifiche sono tante

Ci risiamo. Ancora una volta Camillo Langone, fine penna de Il Foglio, su cui tiene la rubrica (quasi) quotidiana eloquentemente battezzata ‘Preghiera‘, entra a suo modo nel dibattito scientifico per sferrare l’ennesimo attacco alla teoria dell’evoluzione. E lo fa usando come pretesto l’imbarazzante vicenda degli insulti razzisti da parte del vicepresidente del Senato Calderoli al Ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge. 
Nella sua Preghiera del 16 luglio 2013, Langone scrive:
Darwin si dimetta. E’ l’evoluzionismo, non il leghismo, la scintilla dell’affermazione di Calderoli. Il politico bergamasco è solo un credulone, una vittima della schifosissima, diffusissima vignetta della ominizzazione, quella in cui uno scimpanzè (o un orango?) diventa prima gorilla poi ominide e infine uomo. Ancora oggi a tanti bambini viene inoculata, attraverso i libri di scuola, questa degradante superstizione ottocentesca. A Padova esiste perfino un Ponte Darwin, un cavalcavia con l’infamante vignetta riprodotta a grandi dimensioni per deprimere gli automobilisti ricordando loro che discendono dalle scimmie e quasi scimmie sono. 
Senza entrare nei dettagli delle sue affermazioni, mi limiterò ad evidenziare la totale inadeguatezza della preparazione scientifica del Langone, quantomeno in ambito evoluzionistico. La suddetta vignetta è nota a tutti, ma contrariamente al Langone, noi biologi evoluzionisti siamo ben consapevoli che quella non è una rappresentazione fedele dell’evoluzione umana. Al contrario. E’ un’immagine totalmente rigettata dalla comunità scientifica, ma a cui la scottante penna de Il Foglio sembra particolarmente affezionato. Ricordiamo, infatti, che non più di quattro mesi fa, Langone si compiaceva del rogo di Città della Scienza di Napoli, auspicando che sarebbe dovuto accadere prima (Dovevano bruciarla prima, del 7 marzo 2013), proprio utilizzando la stessa immagine. Sembra quindi non sia bastata la tirata d’orecchie ricevuta dal presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE), Maurizio Casiraghi, che evidenziava come l’unica superstizione ottocentesca che non vuole tramontare sia proprio l’idea che dell’uomo discenda dai primati, ricordandogli perentoriamente che noi SIAMO primati. 
E conclude:
E’ una barbarie, è una vergogna contro la quale nessuno ha gridato allo scandalo, tantomeno chi adesso aggredisce il povero Calderoli, colpevole soltanto di sciatteria intellettuale e quindi di conformistica coerenza con idee ricevute forse già all’asilo: la diseducazione statale che immagina l’uomo non a immagine di Dio ma a immagine di bestia.
Sorvolerò sull’uomo a immagine di Dio, ma vorrei ragionare sul concetto di sciatteria intellettuale: in particolare quella di coloro che si addentrano, senza averne le competenze, in ambiti non propri. Ma soprattutto, vien da chiedersi: perché un giornale nazionale pubblica questa roba? Per libertà di espressione? Per presunto anticonformismo? Chissà come se la ridono gli oranghi, di questo sfoggio di intelligenza umana.
Andrea Romano
Crediti immagine: Andrea Romano