Il Grande Interscambio Biotico Americano
Come avvenne il passaggio degli uccelli tra il Sud e il Nord America
La formazione dell’istmo di Panama, completatosi tra 4 e 3 milioni di anni fa, ha significato un grande ricambio tra le flore e le faune dell’America del Sud e l’America del Nord, evento chiamato Grande Interscambio Biotico Americano. La maggior parte del flusso migratorio fu da nord verso sud, con esempi eccellenti come i grandi felini nordamericani, come il puma (Puma concolor), che oggi è diffuso fino all’estremità meridionale dell’America a partire da una distribuzione esclusivamente boreale. Ma ci sono numerose eccezioni note, quali gli armadilli (Famiglia Dasypodidae) e gli opossum (Famiglia Didelphidae), specie tipicamente sudamericane, che al giorno d’oggi sono molto diffusi negli Stati Uniti. Ma lo scambio di specie avrebbe riguardato non solo gli organismi strettamente legati all’ambiente terrestre, ma anche quelli in grado di volare come gli uccelli.
Sulle pagine della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences si legge, infatti, che la presenza del ponte di terra tra le due Americhe avrebbe favorito lo spostamento di alcuni gruppi di uccelli da un continente all’altro, che nel periodo precedente era molto limitato nonostante le loro capacità di volare. Un gruppo di ricercatori del Smithsonian Tropical Research Institute di Panama ha condotto un’analisi genetica confrontando il DNA di 457 specie di uccelli che si trovano da entrambe le parti dell’istmo di Panama al fine di ricostruirne il passato evolutivo.
I risultati indicano, sorprendentemente, un grande ricambio di specie nel periodo successivo alla formazione dell’America Centrale, che favorì in particolar modo la migrazione di numerose specie adattate alle foreste tropicali, che fino a quel momento non erano state in grado di superare il tratto di mare tra i due continenti a causa delle loro limitate capacità di dispersione, dimostrata anche dalla loro ridotta colonizzazione delle isole caraibiche. Fino ad ora questo aspetto della storia evolutiva degli uccelli americani era poco noto a causa della quasi totale assenza di resti fossili che potessero testimoniarne gli spostamenti. Contrariamente a quanto avvenne nei mammiferi, negli uccelli la dispersione fu prevalentemente da sud verso nord e, concludono i ricercatori, contribuì fortemente alla trasformazione della fauna del nuovo mondo.
Riferimenti:
Jason T. Weir, Eldredge Bermingham, and Dolph Schluter. The Great American Biotic Interchange in birds. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2009; DOI: 10.1073/pnas.0903811106
Foto di Andrea Romano
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.