La farfalla cuculo
Il cuculo (Cuculus canorus) è famoso perchè viene allevato dai genitori ospiti che continuano ad elargire cibo al vorace nidiaceo, anche quando questo ha raggiunto dimensioni superiori alle loro. Come il cuculo usufruisce delle cure parentali di specie di uccelli con prole inetta, allo stesso modo numerose specie di insetti sono riuscite a sfruttare a proprio vantaggio il comportamento di […]
Il cuculo (Cuculus canorus) è famoso perchè viene allevato dai genitori ospiti che continuano ad elargire cibo al vorace nidiaceo, anche quando questo ha raggiunto dimensioni superiori alle loro. Come il cuculo usufruisce delle cure parentali di specie di uccelli con prole inetta, allo stesso modo numerose specie di insetti sono riuscite a sfruttare a proprio vantaggio il comportamento di cura delle larve operato dalla maggior parte delle specie di formiche eusociali. In questo tipo di organizzazione sociale si differenziano diverse caste riproduttive, con le operaie che si occupano di allevare tutte le larve, con particolari attenzioni rivolte a quelle destinate alla produzione di regine.
E’ ormai noto da tempo che le larve di farfalla blu (Maculinea rebeli), parassita sociale delle colonie di formiche rosse della specie Myrmica schencki, sono in grado di simulare le sostanze chimiche prodotte dalla specie ospite, ingannando le operaie che sono indotte a trasportarle all’interno del nido e a nutrirle con solerzia. Ma c’è di più, come ha indicato un’interessante ricerca pubblicata sull’ultimo numero di Science.
Le stesse larve (e, più avanti nello sviluppo, le pupe), una volta raggiunta la cavità del nido, ingannano una seconda volta le formiche: è stato infatti dimostrato che sono in grado di riprodurre anche la tipica vocalizzazione della regina, mentre il suono da queste prodotto si discosta in maniera significativa da quello delle operaie. Mediante questo “trucchetto”, gli stadi immaturi delle farfalle ricevono le attenzioni riservate esclusivamente alla regina e alle larve destinate a diventarlo. Le operaie, infatti, risultano allo stesso modo ricettive agli stimoli acustici prodotti dalle larve del parassita e della regina dell’ospite, comportamento che si traduce, ad esempio, in un sacrificio delle operaie nel tentativo di difesa delle larve di farfalla in situazioni di pericolo!
Per la prima volta viene mostrato come anche nel mondo degli invertebrati i segnali acustici, oltre a quelli chimici, possano essere usati dai parassiti per continuare a perpetrare l’inganno nei confronti degli ignari ospiti.
Andrea Romano
Riferimenti:
Francesca Barbero, Jeremy A Thomas, Simona Bonelli, Emilio Balletto, Karsten Schönrogge. Queen Ants Make Distinctive Sounds That Are Mimicked by a Butterfly Social Parasite. Science Vol. 323: 782 – 785. DOI: 10.1126/science.1163583
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.