La prima ‘conchiglia’
La rivista Geology pubblica i risultati di un’importante scoperta riguardante l’evoluzione delle forme di vita pluricellulari sulla terra. Si tratta, infatti, della descrizione del primo organismo dotato di parti strutturali ossificate, risalente ad un periodo compreso tra 560 e 550 milioni di anni fa. In poche parole, le prime testimonianze di vita dotata di esoscheletro e/o di componenti biominerallizzate, come […]
La rivista Geology pubblica i risultati di un’importante scoperta riguardante l’evoluzione delle forme di vita pluricellulari sulla terra. Si tratta, infatti, della descrizione del primo organismo dotato di parti strutturali ossificate, risalente ad un periodo compreso tra 560 e 550 milioni di anni fa. In poche parole, le prime testimonianze di vita dotata di esoscheletro e/o di componenti biominerallizzate, come le conchiglie calcaree dei molluschi, non risalirebbero alla celeberrima esplosione di vita del Cambriano, che avvenne non prima di 542 milioni di anni or sono e che diede vita a tutti i piani strutturali (phylum) animali giunti fino ai giorni nostri.
Il più antico, finora, organismo con parti dure appartiene, invece, alla cosidetta fauna di Ediacare (Pikaia ne ha parlato qui e qui), proveniente da un giacimento dell’Australia meridionale. Per le sue caratteristiche, la specie è stata battezzata Coronacollina acula (gen. et sp. nov.): si tratta infatti di un cono con estremità tronca dotato di lunghe (tra 20 e 40 cm) spicole simili ad aghi. Era un organismo che viveva sui fondali marini, che si nutriva filtrando l’acqua marina e probabilmente non era dotato di abilità locomotorie.
Inoltre, Coronacollina acula risulta morfologicamente molto simile a Choia carteri, una spugna cambriana, anch’essa con una fitta corona di lunghe spicole calcaree. Si tratta, concludono i ricercatori, della prima connessione morfologica tra la fauna di Ediacara e quella che si è originata in seguito all’esplosione del Cambriano. Convergenza evolutiva a causa di uno stile di vita simile o discendenza comune da un medesimo progenitore?
Andrea Romano
Riferimenti:
E. C. Clites, M. L. Droser, J. G. Gehling. The advent of hard-part structural support among the Ediacara biota: Ediacaran harbinger of a Cambrian mode of body construction. Geology, 2012; DOI: 10.1130/G32828.1
Immagine:
The best Coronacollina specimens showing the main body with articulated spicules. Specimens originate from different field localities. Arrows indicate main body of Coronacollina. White/black bars indicate 1 cm. A, C, D and E are photographs of fossil impressions in the rock. B and F are latex casts showing how the fossils would have looked in life, after compression. (Credit: Droser lab, UC Riverside.)
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.