La regina degli acquitrini
Dalla foresta colombiana fossile che ci ha regalato il più grande serpente finora noto, Titanoboa cerrejonensis (Pikaia ne ha parlato qui), ecco emergere un’altra straordinaria creatura del passato. Si tratta di una tartaruga acquatica con un carapace dalla forma inconsueta, quasi perfettamente tondo.La nuova specie, descritta sull’ultimo numero della rivista Journal of Paleontology, è stata battezzata Puentemys mushaisaensis. Date le […]
Dalla foresta colombiana fossile che ci ha regalato il più grande serpente finora noto, Titanoboa cerrejonensis (Pikaia ne ha parlato qui), ecco emergere un’altra straordinaria creatura del passato. Si tratta di una tartaruga acquatica con un carapace dalla forma inconsueta, quasi perfettamente tondo.
La nuova specie, descritta sull’ultimo numero della rivista Journal of Paleontology, è stata battezzata Puentemys mushaisaensis. Date le caratteristiche dell’ambiente in cui è stata ritrovata, come Titanoboa anche Puentemys era fortemente legata ad un habitat acquatico e si nutriva di pesci ed altri vertebrati. Con il suo carapace che poteva superare il metro e mezzo di diametro difficilmente questa specie rientrava, almeno nelle sue fasi adulte, nella dieta del più grande serpente di cui conosciamo l’esistenza, a differenza di altri carnivori descritti negli scorsi anni, come un piccolo coccodrillo e una tartaruga dal guscio spesso (Pikaia ne ha parlato qui).
Dalle sue caratteristiche morfologiche, gli scopritori ne hanno tracciato le parentele filogenetiche: l’organismo noto più affine a Puentemys risulta essere una specie vissuta nel tardo Cretaceo in Europa, chiamata Foxemys mechinorum. Da queste informazioni è possibile concludere che questo gruppo di tartarughe tra il tardo Cretaceo e l’inzio del Terziario ha raggiunto un’ampia distribuzione geografica, colonizzando una vasta porzione della terra sia a latitudini boreali che in zone dal clima equatoriale.
Andrea Romano
Riferimenti:
Edwin A. Cadena, Jonathan I. Bloch, Carlos A. Jaramillo. New Bothremydid Turtle (Testudines, Pleurodira) from the Paleocene of Northeastern Colombia. Journal of Paleontology, 2012; 86 (4): 688 DOI: 10.1666/11-128R1.1
Credit: Liz Bradford
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.