Le strategie di caccia delle orche

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Le orche (Orcinus orca) che vivono nelle acque dell’Antartico sono specializzate cacciatrici di foche. In particolare, questi animali si nutrono quasi esclusivamente di foche di Weddell (Leptonychotes weddellii), nonostante questa specie rappresenti solo il 15% dei pinnipedi presenti nelle fredde acque del Polo Sud. Proprio questa estrema specializzazione alimentare, unita ad aclune caratteristiche anatomiche e genetiche, è uno dei caratteri […]


Le orche (Orcinus orca) che vivono nelle acque dell’Antartico sono specializzate cacciatrici di foche. In particolare, questi animali si nutrono quasi esclusivamente di foche di Weddell (Leptonychotes weddellii), nonostante questa specie rappresenti solo il 15% dei pinnipedi presenti nelle fredde acque del Polo Sud. Proprio questa estrema specializzazione alimentare, unita ad aclune caratteristiche anatomiche e genetiche, è uno dei caratteri che più distingue questa popolazione di orche da quelle che vivono negli altri oceani, e che ha fatto ipotizzare che i tre ecotipi possano in realtà costituire tre diverse specie (Pikaia ne ha parlato qui).

La specializzazione alimentare è talmente elevata che le orche hanno elaborato una raffinatissima tecnica di caccia cooperativa, documentata sull’ultimo numero della rivista Marine Mammal Science. Come si può vedere da queste immagini, i cetacei individuano le proprie prede mentre si riposano su lastroni di ghiaccio alla deriva e sono in grado di catapultarli in acqua dopo aver generato una potente onda con il movimento sincronizzato delle code di diversi individui. Qualora l’operazione non riuscisse al primo tentativo, le orche insistono incrementando la potenza dell’onda, fino a che la malcapitata foca non viene scaraventata in acqua. A questo punto alle cacciatrici non resta che sbarrarle tutte le vie di fuga e catturare comodamente la grassa preda. Anche in questa operazione le orche dimostrano grande sincronia e organizzazione, in quanto gli individui che partecipano alla battuta di caccia accerchiano la foca e solo una di loro le sferra il colpo letale, per poi smembrarla e suddividere il bottino con le compagne.

Questo comportamento, conclude lo studio, non è affatto raro in quanto i ricercatori hanno osservato ben 22 episodi di attacco (quasi tutti terminati con la cattura della foca) messi in atto da individui diversi. Le orche dimostrano ancora una volta la loro elevata socialità e complessa organizzazione di gruppo nonchè spiccate abilità cognitive.

Andrea Romano


Riferimenti:
Robert L. Pitman, John W. Durban, Cooperative hunting behavior, prey selectivity and prey handling by pack ice killer whales (Orcinus orca), type B, in Antarctic Peninsula waters, Marine Mammal Science, DOI: 10.1111/j.1748-7692.2010.00453.x