Special Lectures in Evolutionary Biology
Mercoledì 21 Maggio 2014
ore 15.00 – Aula Magna, Complesso Vallisneri
The Origin and Current Status of Punctuated Equilibria
Niles Eldredge
Curator of Invertebrates Paleontology
American Museum of Natural History
Niles Eldredge, curatore emerito della sezione di paleontologia degli invertebrati del prestigioso American Museum of Natural History di New York, è uno dei massimi evoluzionisti viventi. A lui dobbiamo, insieme al collega e amico Stephen J. Gould (scomparso nel 2002), la teoria degli “equilibri punteggiati” formulata nel 1972, cioè la scoperta che in molti casi le specie non nascono gradualmente e lentamente, bensì attraverso episodi rapidi e bruschi di speciazione che interrompono lunghe fasi di stabilità e in cui si concentrano i maggiori cambiamenti genetici e morfologici. Piccole popolazioni restano separate fisicamente dalla specie madre, vanno alla deriva e velocemente divergono fino a dare avvio a una nuova specie. Oggi questa visione “puntuazionista” dell’evoluzione è ampiamente affermata, anche se non esclude che la nascita di nuove specie possa avvenire pure con ritmi lenti come si era sempre pensato dai tempi di Darwin. Niles Eldredge nella sua Special Lecture tratteggerà una storia inedita della scoperta, ricordandone la prima pubblicazione, i dibattiti e le polemiche che ne seguirono, le interpretazioni più recenti nell’epoca della genomica, nonché i travisamenti strumentali in chiave anti-darwiniana destituiti di qualsiasi fondamento. Un’occasione unica per poter sentire dalla viva voce dello scopritore i risvolti connessi a una teoria che ha cambiato la biologia evoluzionistica ed è fondamentale oggi per capire l’evoluzione delle specie. In tempi recenti Eldredge ha esteso la sua teoria delle specie come “individui” ecologicamente e geneticamente distinti a una visione generale dell’evoluzione come processo che si snoda a più livelli, dai geni agli organismi alle popolazioni, e ancor più su fino alle specie e agli ecosistemi. La sua idea è che per capire il cambiamento evolutivo non sia sufficiente conoscere i geni e le loro modificazioni, ma occorra indagare anche i processi ecologici su larga scala, in un’interazione costante fra trasmissione genetica e relazioni ecologiche. Eldredge è anche un esperto di biodiversità e ha curato, per l’American Museum of Natural History di New York, la pluripremiata “Hall of Biodiversity”. Suoi alcuni dei libri divulgativi più importanti sulla biodiversità e sulle minacce che incombono su di essa a causa delle attività umane (fra gli altri, “La vita in bilico”, Einaudi). Nel 2009 ha curato, insieme a Ian Tattersall e Telmo Pievani, l’edizione aggiornata della Mostra internazionale “Darwin 1809-2009”, che ha riscosso un enorme successo in Italia. La Special Lecture sarà introdotta da Telmo Pievani, allievo di Eldredge, e sarà l’occasione per presentare al pubblico i primi risultati del gruppo di ricerca internazionale sulla teoria “multilivello” dell’evoluzione che ha sede presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e vede la partecipazione, oltre che di Eldredge, anche di evoluzionisti del calibro di Ian Tattersall (presente anch’egli a Padova nei prossimi giorni), Ryan Gregory, Bruce Lieberman, Dan Brooks, e di storici della biologia come David Sepkoski e David Kohn (presenti alla Special Lecture del 21 maggio).
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