Quei salmoni che resistono al caldo

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Il riscaldamento a livello globale sta mettendo a rischio la sopravvivenza di numerose specie animali in tutto il mondo. In particolare, la straordinaria velocità dei cambiamenti climatici in atto non consente alla maggior parte delle popolazioni naturali di adattarsi alle nuove condizioni, con conseguenze terribili a livello demografico. Come sempre accade in natura, questo discorso non vale per tutte le […]


Il riscaldamento a livello globale sta mettendo a rischio la sopravvivenza di numerose specie animali in tutto il mondo. In particolare, la straordinaria velocità dei cambiamenti climatici in atto non consente alla maggior parte delle popolazioni naturali di adattarsi alle nuove condizioni, con conseguenze terribili a livello demografico. Come sempre accade in natura, questo discorso non vale per tutte le popolazioni della stessa specie, come documentato in organismi legati a climi tipicamente boreali, i salmoni rossi (Oncorhynchus nerka) del fiume Fraser.

Questi animali sono universalmente noti per le loro straordinarie migrazioni verso le sorgenti dei fiumi in cui avvengono gli eventi riproduttivi. I viaggi di risalita di questi pesci, però, costituiscono la principale causa di morte per questa specie. Nel fiume Fraser, in particolare, sono note decine di popolazioni differenti di salmoni, ognuna delle quali intraprende una diversa rotta migratoria che varia per lunghezza, pendenza e velocità della corrente. Alcune popolazioni, dunque, devono affrontare vie più impegnative di altre e la selezione naturale sembra aver pensato a loro: questi salmoni sono infatti superiori nelle abilità nel nuoto e presentano importanti modificazioni al sistema circolatorio, come un cuore di dimensioni più grandi e un flusso sanguigno superiore.

Da quanto emerge dalle pagine di Science, questi adattamenti alle caratteristiche ambientali locali sembrano essere di primaria importanza anche per la tolleranza verso l’aumento delle temperature delle acque. L’incremento della temeperatura delle acque del fiume Fraser è stata di circa 2°C negli ultimi decenni ed è stata associata al consistente declino demografico delle popolazioni di salmoni, in quanto il calore riduce le prestazioni aerobiche, limitando le capacità di nuoto dei pesci e incrementandone la mortalità a causa, spesso, di collasso cardiaco. Contrariamente alla maggior parte dei salmoni, le popolazioni adattate alle migrazioni più impeganitive sembrano invece risentire solo minimamente del riscaldamento del fiume.

Grazie all’adattamento fisiologico alle difficili condizioni ambientali locali, quindi, questi supersalmoni riescono a resistere al riscaldamento inarrestabile delle acque e continuare i loro infiniti viaggi migratori, costituendo un’indispensabile fonte di sostentamento per le catene alimentari delle foreste canadesi

Andrea Romano


Riferimenti:
E. J. Eliason, T. D. Clark, M. J. Hague, L. M. Hanson, Z. S. Gallagher, K. M. Jeffries, M. K. Gale, D. A. Patterson, S. G. Hinch, A. P. Farrell. Differences in Thermal Tolerance Among Sockeye Salmon Populations. Science, 2011; 332 (6025): 109 DOI: 10.1126/science.1199158