La ‘prima’ scimmia centroamericana
Rinvenuti i fossili della prima specie nota di primate che si spostò dal Sudamerica verso nord: lo fece circa 10 milioni prima della chiusura dell’Istmo di Panama
Un team di ricercatori del Smithsonian Tropical Research Istitute ha recentemente scoperto 7 fossili di denti di una nuova specie di scimmia nel Canale di Panama. Il recupero dei reperti è stato favorito dalle modifiche in corso per l’espansione del canale, interventi che hanno quindi permesso di portare alla luce questi e anche molti altri futuri oggetti di studio.
I ricercatori hanno battezzato la nuova specie Panamacebus transitus riferendosi, appunto, al luogo di ritrovamento e alle probabili antiche rotte seguite da questa specie per il trasferimento tra Sud e Nord America. Si tratta infatti della prima specie di mammifero nota rinvenuta a nord dell’America Latina. Dato che i suoi fossili risalgono a circa 21 milioni di anni fa, rappresenta ad oggi la più antica testimonianza di dispersione delle specie sudamericane verso nord. Tale specie, secondo il team, avrebbe una stretta parentela con le attuali specie del genere Cebus e le scimmie scoiattolo (genere Saimiri) del Centro-Sud America e pare abitasse in un’ampia zona di foresta tropicale, adottando una dieta prevalentemente a base di frutta.
Prima del recupero dei denti di P. transitus, la più antica testimonianza di spostamenti di mammiferi dal Sud al Nord America risaliva infatti a circa 8-9 milioni di anni fa, quando l’istmo di Panama era già quasi del tutto formato. Grazie alla recente scoperta è stato possibile confermare il passaggio di specie cospicue di mammiferi tra sud e nord America prima della formazione del ponte di terra tra i due continenti. Uno degli elementi più sorprendenti della scoperta è infatti il fatto che questa specie sembrerebbe aver compiuto oltre 150 km per spostarsi da Sud a Nord in mare aperto, un’impresa ardua da compiere completamente a nuoto. Per i ricercatori le modalità restano un mistero e l’unica ipotesi plausibile è quindi la possibilità che le scimmie si siano spostate attraverso zolle di vegetazione presenti sull’acqua.
Secondo gli autori di questo studio, pubblicato su Nature, questo è solo il primo passo per ampliare la nostra conoscenza sulle prime fasi del ‘grande interscambio biotico americano’ (Pikaia ne ha parlato qui), il grande passaggio reciproco di fauna tra il nord e il sud America che ha plasmato le attuali comunità ecologiche dei due continenti.
Riferimenti:
Aw Jonathan I. Bloch, Emily D. Woodruff, Aaron R. Wood, Aldo F. Rincon, Arianna R. Harrington, Gary S. Morgan, David A. Foster, Camilo Montes, Carlos A. Jaramillo, Nathan A. Jud, Douglas S. Jones, Bruce J. MacFadden. First North American fossil monkey and early Miocene tropical biotic interchange. Nature. Published online: 20 Aprile 2016
Immagine: By Steven G. Johnson (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0) or GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html)], via Wikimedia Commons
I ricercatori hanno battezzato la nuova specie Panamacebus transitus riferendosi, appunto, al luogo di ritrovamento e alle probabili antiche rotte seguite da questa specie per il trasferimento tra Sud e Nord America. Si tratta infatti della prima specie di mammifero nota rinvenuta a nord dell’America Latina. Dato che i suoi fossili risalgono a circa 21 milioni di anni fa, rappresenta ad oggi la più antica testimonianza di dispersione delle specie sudamericane verso nord. Tale specie, secondo il team, avrebbe una stretta parentela con le attuali specie del genere Cebus e le scimmie scoiattolo (genere Saimiri) del Centro-Sud America e pare abitasse in un’ampia zona di foresta tropicale, adottando una dieta prevalentemente a base di frutta.
Prima del recupero dei denti di P. transitus, la più antica testimonianza di spostamenti di mammiferi dal Sud al Nord America risaliva infatti a circa 8-9 milioni di anni fa, quando l’istmo di Panama era già quasi del tutto formato. Grazie alla recente scoperta è stato possibile confermare il passaggio di specie cospicue di mammiferi tra sud e nord America prima della formazione del ponte di terra tra i due continenti. Uno degli elementi più sorprendenti della scoperta è infatti il fatto che questa specie sembrerebbe aver compiuto oltre 150 km per spostarsi da Sud a Nord in mare aperto, un’impresa ardua da compiere completamente a nuoto. Per i ricercatori le modalità restano un mistero e l’unica ipotesi plausibile è quindi la possibilità che le scimmie si siano spostate attraverso zolle di vegetazione presenti sull’acqua.
Secondo gli autori di questo studio, pubblicato su Nature, questo è solo il primo passo per ampliare la nostra conoscenza sulle prime fasi del ‘grande interscambio biotico americano’ (Pikaia ne ha parlato qui), il grande passaggio reciproco di fauna tra il nord e il sud America che ha plasmato le attuali comunità ecologiche dei due continenti.
Riferimenti:
Aw Jonathan I. Bloch, Emily D. Woodruff, Aaron R. Wood, Aldo F. Rincon, Arianna R. Harrington, Gary S. Morgan, David A. Foster, Camilo Montes, Carlos A. Jaramillo, Nathan A. Jud, Douglas S. Jones, Bruce J. MacFadden. First North American fossil monkey and early Miocene tropical biotic interchange. Nature. Published online: 20 Aprile 2016
Immagine: By Steven G. Johnson (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0) or GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html)], via Wikimedia Commons