Prime spugne già 635 milioni di anni fa

In antiche rocce di più di 600 milioni di anni fa provenienti da Oman, Siberia e India, un team di ricercatori ha rinvenuto un composto steroideo prodotto solo da spugne, forme di vita animale tra le più antiche conosciute

Ricercatori dell’Università della California, Riverside, hanno trovato l’indizio più antico della vita animale, risalente almeno a 100 milioni di anni prima della famosa esplosione cambriana di vita animale. Lo studio, condotto da Gordon Love, professore nel Dipartimento di Scienze della Terra dell’UCR, è pubblicato su Nature Ecology & Evolution.

Lo studio ha puntato sulla ricerca di tracce molecolari (biomarcatori) (Pikaia ne ha parlato qui) piuttosto che sui fossili convenzionali del corpo, visto che in molti casi le spugne (oggetto dello studio) erano di piccole dimensioni con scarse probabilità di fossilizzazione, come sostiene il Dott. Zumberge, primo autore della ricerca. Inoltre, la ricerca è stata focalizzata sull’identificazione di biomarcatori distintivi e stabili che indicano l’esistenza di spugne (Pikaia ne ha parlato qui), piuttosto che di altri che potessero indicare la presenza di organismi unicellulari che hanno abitato la terra prima dell’alba della vita complessa e multicellulare (Pikaia ne ha parlato quiqui e qui). Grazie a questi biomarcatori sterolici i ricercatori hanno rintracciato i segni molecolari della vita animale fin da 660-635 milioni di anni fa durante l’era neoproterozoica.

Il biomarcatore identificato, un composto steroideo chiamato informalmente 26-methylstigmastene (26-mes), ha una struttura unica che è attualmente nota per essere sintetizzata solo da alcune specie di spugne moderne chiamate spugne silicee cornee (Demospongiae). Zumberge sostiene che la scoperta di questo biomarcatore steroideo sia la prova regina che le spugne silicee, e quindi gli animali multicellulari, prosperano nei mari antichi almeno da 635 milioni di anni.

Il lavoro prosegue uno studio del 2009 del team di Love, che aveva riportato come prova dei biomarcatori per gli animali neoproterozoici (Pikaia ne ha parlato qui) un diverso biomarcatore steroideo, chiamato 24-isopropylcholestene (24-ipc), dalle rocce del Sud Oman. Tuttavia, la prova del biomarcatore 24-ipc si è dimostrata controversa dal momento che gli steroidi 24-ipc non sono prodotti esclusivamente da spugne ma anche da alcune alghe moderne. L’attuale scoperta del composto 26-mes, che invece è unico delle spugne cornee, aggiunge ulteriore sicurezza sulla presenza di spugne silicee negli antichi fondali marini.

Riferimento:
J. Alex Zumberge, Gordon D. Love, Paco Cárdenas, Erik A. Sperling, Sunithi Gunasekera, Megan Rohrssen, Emmanuelle Grosjean, John P. Grotzinger, Roger E. Summons. Demosponge steroid biomarker 26-methylstigmastane provides evidence for Neoproterozoic animals. Nature Ecology & Evolution, 2018; DOI:10.1038/s41559-018-0676-2

Immagine da Wikimedia Commons