Pikaia, la regina dei cordati
Dopo 101 anni dalla sua scoperta, abbiamo la prima, finalmente approfondita, descrizione di Pikaia gracilens
Era ora! Dopo 101 anni dalla sua scoperta, abbiamo la prima, finalmente approfondita, descrizione di Pikaia gracilens, piccolo organismo rinvenuto nel 1911 da Charles Walcott nelle argilliti di Burgess. La descrizione è stata pubblicata sulla rivista Biological Reviews.
In principio fu ritenuta dai suoi scopritori un piccolo anellide, mentre da una successiva analisi morfologica, datata 1979, il paleontologo Simon Conway Morris, artefice insieme ad Harry Whittington e Derek Briggs della rivoluzionaria interpretazione della fauna di Burgess, la classificò come cordato basale. Ma dopo nulla, se non critiche alla posizione ‘troppo importante’ assegnata a questo ‘vermicello’, lungo non più di cinque centimetri. E dire che, la nostra Pikaia, le caratteristiche dei cordati, il gruppo che contiene tutti i vertebrati, le ha proprio tutte, anche se un po’ insolite: presenta infatti una notocorda, struttura che nei vertebrati diventerà la colonna vertebrale ma che nello stesso gruppo è presente a livello embrionale, un sistema vascolare e almeno 100 miomeri, strutture che negli embrioni dei cordati danno origine ai muscoli scheletrici.
Certo, la piccola ed importante Pikaia, presenta anche caratteristiche ‘strane’, come i due ben noti tentacoli in cima al capo, privo di occhi e contornato da serie di nove, anch’esse inconsuete, appendici su entrambi i lati, e la pinna dorsale priva di raggi. La descrizione, resa possibile l’approfondita analisi di ben 114 diversi esemplari, ne riporta anche l’anatomia interna, con un ben evidente tubo digerente, un sistema vascolare e un non meglio definito ‘organo dorsale’ dalla funzione incerta. E’ possibile, dichiarano gli autori, che questa struttura fosse un organo di accumulo di risorse alimentari, ma questa è da considerarsi un’ipotesi non ancora dimostrata.
Lo studio affronta le relazioni filogenetiche tra Pikaia ed altri cordati primitivi, come l’attuale anfiosso (Branchiostoma lanceolatum) e alcune specie cambriane, tra cui Cathaymyrus, Haikouichthys, Metaspriggina, Myllokunmingia e Zhongxiniscus, da cui la nostra differisce per diversi tratti. Sebbene la possibilità che Pikaia sia semplicemente un organismo con una morfologia convergente a quella dei primi cordati non possa ancora essere del tutto rifiutata, concludono i ricercatori, i dati suggeriscono uno scenario diverso, con Pikaia alla base della linea evolutiva che ha dato origine a tutti i cordati e qualche affinità con altri gruppi (come Yunnanozoon) dalla collocazione tassonomica ancora poco nota.
Riferimenti:
Simon Conway Morris, Jean-Bernard Caron. Pikaia gracilens (Walcott), a stem-group chordate from the Middle Cambrian of British Columbia. Biological Reviews. Volume 87, Issue 2, pages 480–512
Una pagina dedicata ad immagini e ricostruzioni di Pikaia
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.