A colpi di sonar
I pipistrelli sono in grado di confondere i sonar dei competitori e limitarne l’efficacia nella cattura degli insetti
La rivista Science ha recentemente pubblicato un’interessante ricerca che mostra una battaglia silenziosa, a colpi di sonar, tra i pipistrelli che competono tra loro per le prede, gli insetti volanti, nelle buie notti delle foreste messicane. In particolare, i risultati mostrano come i pipistrelli della specie Tadarida brasiliensis abbiano evoluto la capacità di disorientare gli individui della loro stessa specie, producendo frequenze di sonar che vanno ad interferire con i loro processi di ecolocalizzazione durante la caccia. L’ecolocalizzazione consiste nella produzione di onde sonore e nella successiva percezione degli echi di rimbalzo che consente la localizzazione degli insetti in ambiente aereo, nonostante l’ambiente buio. Lo studio mostra come questo comportamento influenzi fortemente l’efficacia dei competitori nella predazione, che riducono le loro probabilità di catturare gli insetti, a beneficio degli ‘ingannatori’. In questa specie, quindi, la competizione per il cibo si gioca anche mediante il disturbo nei processi comunicativi degli avversari
Riferimenti:
Corcoran & Conner. Bats jamming bats: Food competition through sonar interference. Science
Credit: Nickolay Hristov
Credit: Nickolay Hristov
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.