A spasso con Lucy
Importante ritrovamento in Etiopia di un piede fossile appartenente ad una specie di ominide risalente a circa 3,4 milioni di anni fa. La scoperta è stata presentata su Nature.Sebbene il periodo sia lo stesso in cui in quelle aree viveva Australopithecus afarensis, la struttura delle ossa non sembra essere compatibile con quelle della specie della famosa ‘Lucy’. Il piede presenta, […]
Importante ritrovamento in Etiopia di un piede fossile appartenente ad una specie di ominide risalente a circa 3,4 milioni di anni fa. La scoperta è stata presentata su Nature.
Sebbene il periodo sia lo stesso in cui in quelle aree viveva Australopithecus afarensis, la struttura delle ossa non sembra essere compatibile con quelle della specie della famosa ‘Lucy’. Il piede presenta, infatti, un alluce corto ed opponibile, simile a quello di specie più antiche e ancora prevalentemente legate alla vita arboricola, come Ardipithecus ramidus, e molto differente da quello di A. afarensis, già ben adattato alla locomozione bipede (Pikaia ne ha parlato qui).
Il fossile sembrerebbe dunque appartenere ad una nuova specie di ominide che condivideva il medesimo areale con A. afarensis, forse competendo per le risorse, ma che, diversamente da ‘Lucy’ che si spostava comodamente sui soli arti inferiori assumendo quindi una postura eretta, si spostava sugli alberi. Lo studio non propone un’assegnazione tassonomica al nuovo ritrovamento, dato che mancano elementi importanti, come la scatola cranica e i denti.
Insomma, siamo probabilmente di fronte a un nuovo pezzo del cespuglio evolutivo degli ominidi che non dovrebbe rappresentare un diretto progenitore di Homo sapiens. La storia evolutiva del nostro gruppo si dimostra sempre più intricata, complicata e ramificata, dimostrando come gli ominidi, nel corso di pochi milioni di anni, abbiano sperimentato le più disparate possibilità evolutive, molte di cui non hanno lasciato discendenti fino ai giorni nostri.
Andrea Romano
Riferimenti:
Yohannes Haile-Selassie, Beverly Z. Saylor, Alan Deino, Naomi E. Levin, Mulugeta Alene, Bruce M. Latimer. A new hominin foot from Ethiopia shows multiple Pliocene bipedal adaptations. Nature, 2012; 483 (7391): 565 DOI: 10.1038/nature10922
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Credit: © The Cleveland Museum of Natural History Photo courtesy: Yohannes Haile-Selassie
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.