Aldrovandi 500: il 21 giugno uno spettacolo chiude le celebrazioni dedicate al cinquecentenario del naturalista bolognese

Aldrovandi spettacolo Mercadini

“Il collezionista di mondi. Vita e scienza di Ulisse Aldrovandi”, il monologo di e con Roberto Mercadini in programma nell’Aula Absidale di Santa Lucia

Si svolgerà mercoledì 21 giugno, alle 21.15, nell’Aula Absidale di Santa Lucia (Via de’ Chiari, 25/a – Bologna), lo spettacolo “Il collezionista di mondi. Vita e scienza di Ulisse Aldrovandi” che chiude le celebrazioni per il cinquecentenario della nascita del grande naturalista bolognese.
La serata, organizzata dal Sistema Museale di Ateneo – SMA e dalla Biblioteca Universitaria di Bologna – BUB, sarà introdotta dalla prof.ssa Giuliana Benvenuti (Delegata Patrimonio Culturale), dal prof. Roberto Balzani (Presidente Sistema Museale di Ateneo) e dal prof. Francesco Citti (Presidente Biblioteca Universitaria di Bologna). A seguire Roberto Mercadini, autore e attore romagnolo, porterà in scena il monologo da lui scritto per l’occasione e dedicato allo scienziato Ulisse Aldrovandi, innamorato del sapere fino all’ossessione, viaggiatore precocissimo e ricercatore infaticabile.
«Il naturalista bolognese fece della sua casa il primo museo di scienze naturali della storia, che lui definiva “microcosmo di natura” e che riceveva stupefatti visitatori da tutto il mondo. “Mondo” è, infatti, la prima parola che mi viene in mente» racconta Mercadini «pensando ad Aldrovandi. Anzi, al plurale: “mondi”. Nella sua collezione, infatti, trovano spazio le forme naturali del Nuovo Mondo (come allora si chiamavano le Americhe) accanto a quelle del Vecchio. Il regno animale accanto a quello vegetale. Esseri reali accanto a quelli fantastici (come i draghi, le sirene o il basilisco, di cui Aldrovandi non negava l’esistenza). Fra le fonti riportate nei suoi scritti, poi, oltre ad altri naturalisti, si trovano poeti, storici, antiquari, padri della chiesa, teologi, compilatori di bestiari medievali, in una festosa e straniante promiscuità».
Lo spettacolo è stato organizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni, nell’ambito di Aldrovandi 500. Fa parte, inoltre, di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

Per maggiori informazioni visita la pagina web dedicata allo spettacolo.

“L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo”: come è andata la mostra al Museo di Palazzo Poggi?

La mostra “L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo” è stata tra le iniziative promosse nell’ultimo anno dal Sistema Museale di Ateneo e dalla Biblioteca Universitaria di Bologna, per celebrare i 500 anni dalla nascita di Ulisse Aldrovandi.
Nata da un’idea di Roberto Balzani, professore dell’Alma Mater e Presidente del Sistema Museale di Ateneo, e curata da Giovanni Carrada, esperto di comunicazione della scienza e del patrimonio cultuale, con la consulenza scientifica dei professori Giuseppe Olmi e Davide Domenici dell’Università di Bologna, ha messo in luce un episodio del Rinascimento italiano tanto importante quanto poco conosciuto: il risveglio delle scienze naturali, reso possibile dal naturalista bolognese insieme ad un piccolo gruppo di medici, farmacisti e naturalisti di alcune città italiane, che mossero i primi passi verso la scienza moderna.
La mostra ha avuto un grande successo di pubblico, con oltre 33.300 visitatori che dall’8 dicembre 2022 al 28 maggio 2023 hanno potuto scoprire e conoscere la vita e la storia del naturalista Ulisse Aldrovandi. Di questi, circa 9.000 nella fascia d’età 6 – 26 anni (5.000 bambini e ragazzi fino ai 18 anni, 4.000 giovani dai 18 ai 26 anni).

Ma non finisce qui. Arriva un nuovo percorso dedicato a Ulisse Aldrovandi!

Dal 22 giugno, al Museo di Palazzo Poggi, riapriranno le sale dedicate alla figura di Ulisse Aldrovandi con un percorso che consentirà anche a chi non ne ha ancora avuto l’occasione, di avvicinarsi al grande naturalista bolognese che più di altri ha contribuito alla rinascita delle scienze naturali, traghettandole dal Rinascimento alla modernità.
Gli oltre 33.300 visitatori della mostra hanno infatti confermato l’efficacia dell’impianto narrativo che è stato sperimentato nei sei mesi di apertura.
Grazie anche al racconto dell’audioguida – un’unica narrazione del curatore Giovanni Carrada – il percorso è riuscito a far parlare oggetti, immagini, libri e manoscritti in gran parte mai esposti prima, trasformando un episodio chiave quanto poco conosciuto della storia culturale europea in uno “spettacolo” capace di istruire e coinvolgere il grande pubblico.
In attesa di una prossima riorganizzazione di tutti gli spazi del Museo, il nuovo percorso “Ulisse Aldrovandi” riproporrà l’impianto della mostra con nuovi oggetti provenienti dalle collezioni dell’Università.

Fonte: comunicato stampa