Alle origini dell’umano
Il 6 e 7 dicembre, si terrà a Roma un convegno su origine ed evoluzione della musica e del linguaggio
Alle origini dell’umano
Roma, 6-7 dicembre 2019
Sala conferenze dell’Orto Botanico
La musica è un fenomeno ubiquitario e molto antico. Nessuna cultura conosciuta, attuale o storica, è priva di una cultura o tradizione musicale.
Le forme di espressione musicale presentano una grande diversità, paragonabile a quella delle espressioni linguistiche, ma al tempo stesso presentano dei caratteri fondamentali comuni, il che fa pensare a una base biologica delle espressioni musicali e linguistiche comune a tutta la specie umana. L’origine della musica e del linguaggio si collocano quindi all’origine dell’umano e permettono di comprendere aspetti fondamentali dell’evoluzione della nostra specie.
La musica e il linguaggio hanno entrambi un forte contenuto semantico e un grande potere emozionale. La musica e il linguaggio, secondo le teorie evoluzionistiche più recenti, si sono evolute principalmente come forma di espressione e di comunicazione dei processi emozionali.
Alcune teorie recenti, basate soprattutto sugli studi di neurobiologia e psicologia sperimentale, oltreché sull’analisi antropologica ed etnologica, suggeriscono che le espressioni vocali delle emozioni (affect bursts) possano essere considerate il precursore comune sia della musica che del linguaggio simbolico.
Per questa ragione ci si è da sempre posti l’obiettivo di comprendere se la musica e il linguaggio sono fenomeni esclusivamente culturali e sociali, o se la loro stessa struttura o tipologia sia anche legata a determinati caratteri biologici e antropologici.
Le recenti scoperte antropologiche, etologiche e neurobiologiche indicano che le origini della musica e del linguaggio coincidono con l’origine dell’umano. La diffusione di queste scoperte modifica la cultura generale su questi temi. La sintesi e la divulgazione delle conoscenze che derivano dall’integrazione tra discipline diverse permette di meglio comprendere la diffusione di modelli di comprensione del ruolo che la musica svolge anche nella vita quotidiana di ogni individuo e delle collettività.
PROGRAMMA
Venerdì 6 dicembre
14-18 – Prima sessione
Bernardino Fantini, Introduzione generale
Massimo Stanzione (Università di Cassino), Il dibattito fra Charles Darwin e Herbert Spencer sulle origini e la storia evolutiva della musica e del linguaggio
Marco Celentano (Università di Cassino), Il canto degli uccelli e la musicalità
Fabio Keller (Campus Biomedico, Roma), La musica come pensiero in movimento
Carmela Morabito – Mattia Della Rocca, Mente, musica e linguaggio
Sabato 7 dicembre
9-11
Comunicazioni dei giovani ricercatori sui nuovi indirizzi di ricerca
11-13 – Seconda sessione
Nicola Di Stefano (Campus Biomedico, Roma), Studio teorico ed empirico della percezione musicale
Bernardino Fantini (Isita, Università di Ginevra), L’omologia della musica e del linguaggio come mezzo per lo studio della loro origine
13-14 Pranzo
14-17 – Terza sessione
Incontro con i compositori: Alessandro Sbordoni (Roma), Paolo Tortiglione (Milano)
Roma, 6-7 dicembre 2019
Sala conferenze dell’Orto Botanico
La musica è un fenomeno ubiquitario e molto antico. Nessuna cultura conosciuta, attuale o storica, è priva di una cultura o tradizione musicale.
Le forme di espressione musicale presentano una grande diversità, paragonabile a quella delle espressioni linguistiche, ma al tempo stesso presentano dei caratteri fondamentali comuni, il che fa pensare a una base biologica delle espressioni musicali e linguistiche comune a tutta la specie umana. L’origine della musica e del linguaggio si collocano quindi all’origine dell’umano e permettono di comprendere aspetti fondamentali dell’evoluzione della nostra specie.
La musica e il linguaggio hanno entrambi un forte contenuto semantico e un grande potere emozionale. La musica e il linguaggio, secondo le teorie evoluzionistiche più recenti, si sono evolute principalmente come forma di espressione e di comunicazione dei processi emozionali.
Alcune teorie recenti, basate soprattutto sugli studi di neurobiologia e psicologia sperimentale, oltreché sull’analisi antropologica ed etnologica, suggeriscono che le espressioni vocali delle emozioni (affect bursts) possano essere considerate il precursore comune sia della musica che del linguaggio simbolico.
Per questa ragione ci si è da sempre posti l’obiettivo di comprendere se la musica e il linguaggio sono fenomeni esclusivamente culturali e sociali, o se la loro stessa struttura o tipologia sia anche legata a determinati caratteri biologici e antropologici.
Le recenti scoperte antropologiche, etologiche e neurobiologiche indicano che le origini della musica e del linguaggio coincidono con l’origine dell’umano. La diffusione di queste scoperte modifica la cultura generale su questi temi. La sintesi e la divulgazione delle conoscenze che derivano dall’integrazione tra discipline diverse permette di meglio comprendere la diffusione di modelli di comprensione del ruolo che la musica svolge anche nella vita quotidiana di ogni individuo e delle collettività.
PROGRAMMA
Venerdì 6 dicembre
14-18 – Prima sessione
Bernardino Fantini, Introduzione generale
Massimo Stanzione (Università di Cassino), Il dibattito fra Charles Darwin e Herbert Spencer sulle origini e la storia evolutiva della musica e del linguaggio
Marco Celentano (Università di Cassino), Il canto degli uccelli e la musicalità
Fabio Keller (Campus Biomedico, Roma), La musica come pensiero in movimento
Carmela Morabito – Mattia Della Rocca, Mente, musica e linguaggio
Sabato 7 dicembre
9-11
Comunicazioni dei giovani ricercatori sui nuovi indirizzi di ricerca
11-13 – Seconda sessione
Nicola Di Stefano (Campus Biomedico, Roma), Studio teorico ed empirico della percezione musicale
Bernardino Fantini (Isita, Università di Ginevra), L’omologia della musica e del linguaggio come mezzo per lo studio della loro origine
13-14 Pranzo
14-17 – Terza sessione
Incontro con i compositori: Alessandro Sbordoni (Roma), Paolo Tortiglione (Milano)