Altruismo e cooperazione
Su Nature un articolo (“Altruism researchers must cooperate”) informa su una recente riunione fra etologi esperti di comportamento sociale. Sembra che sia sorta l’esigenza di riprendere la discussione su un problema che già angosciava Darwin e che forse non è da ritenersi già risolto, cioè il modo con cui la selezione naturale possa aver favorito il successo del comportamento altruistico, […]
Su Nature un articolo (“Altruism researchers must cooperate”) informa su una recente riunione fra etologi esperti di comportamento sociale. Sembra che sia sorta l’esigenza di riprendere la discussione su un problema che già angosciava Darwin e che forse non è da ritenersi già risolto, cioè il modo con cui la selezione naturale possa aver favorito il successo del comportamento altruistico, che oggettivamente non favorisce il successo del patrimonio genetico di chi rischia la vita per permettere la sopravvivenza di altri, più o meno imparentati.
Se il comportamento altruista pone rilevanti quesiti nei meccanismi quasi automatici che osserviamo negli insetti sociali, non dobbiamo dimenticare come i nuovi comportamenti sociali complessi e ben poco automatici che sono comparsi nei mammiferi ma soprattutto nei primati e poi, ancora più compessi e sempre meno automatici, anche nell’uomo.
Tratto da L’Antievoluzionismo in Italia, il blog di Daniele Formenti
Foto di Andrea Romano
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.