Api e vespe: lontani parenti

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Ricostruita la filogenesi degli imenotteri: l’eusocialità si sarebbe evoluta più volte in questo gruppo di insetti

Formiche e api sono più imparentate tra loro che non con le vespe. Questo il principale risultato di un nuovo studio pubblicato su Current Biology. Combinando informazioni approfondite sia sul genoma che sul trascrittoma di diverse specie di imenotteri aculeati (Infraordine: Aculeata), un gruppo di ricercatori della University of California di Davis e dell’American Museum of Natural History di New York ha ricostruito la filogenesi di questi insetti. 
Oltre alla stretta parentela Formicidae e Apoidea, dall’albero filogenetico risultante (immagine) emerge inoltre che le vespe (Vespidae) non sono nemmeno il sister group del gruppo composto da api e formiche. La conseguenza principale di questi risultati è che l’eusocialità, l’organizzazione sociale in cui vi è una suddivisione degli individui in caste riproduttive e in cui si svolgono cure parentali cooperative, si è originata più volte nel corso dell’evoluzione degli imenotteri. Nonostante questo, lo studio mostra l’esistenza di alcuni prerequisiti necessari per l’evoluzione dell’eusocialità: tutte le specie eusociali, infatti, risultano parenti stretti di altri cladi caratterizzati dalla costruzione di un nido e dall’approvvigionamento di cibo alle larve da parte della madre. Queste due peculiarità si sarebbero probabilmente originate da un progenitore comune parassitoide, che rappresenta la condizione basale di tutti gli imenotteri aculeati.
La nuova filogenesi rappresenta ora un importante strumento per futuri studi sull’evoluzione degli svariati adattamenti morfologici e comportamentali tipici di questi insetti.
Riferimenti
Brian R. Johnson, Marek L. Borowiec, Joanna C. Chiu, Ernest K. Lee, Joel Atallah, Philip S. Ward. Phylogenomics Resolves Evolutionary Relationships among Ants, Bees, and Wasps. Current Biology, 2013; DOI: 10.1016/j.cub.2013.08.050
Crediti immagini: Alvesgaspar