Una nuova specie di assiolo scoperta sull’Isola Príncipe potrebbe essere già in pericolo
Dopo decenni di rari avvistamenti e una campagna di studi durata alcuni anni, alcuni scienziati portoghesi sono riusciti a classificare una nuova specie di assiolo, per poi rendersi conto di quanto sia minacciata
Una nuova specie di assiolo è stata scoperta sull’Isola Príncipe, nello stato insulare di São Tomé e Príncipe, che si trova nel Golfo di Guinea, in Africa. Ma già dopo pochi mesi dalla prima descrizione – pubblicata sulla rivista ad accesso aperto ZooKeys – il suo futuro sembra incerto.
Alla nuova specie è stato dato il nome di Otus bikegila. Il nome bikegila – spiega la ricerca – è stato scelto in omaggio a Ceciliano do Bom Jesus, soprannominato Bikegila, ranger nelle riserve naturali di Príncipe e volto storico della conservazione degli uccelli sull’isola. Le indagini filogenetiche presentate al momento della descrizione suggeriscono che questa specie discenda dai primi colonizzatori che hanno raggiunto le isole del Golfo di Guinea. O. bikegila risulta infatti sorella del clade a cui appartengono diverse specie di assiolo diffuse sul continente.
Questo uccello vive a bassa quota all’interno della foresta nativa di Príncipe, nel Parco Naturale Príncipe Obô. Ha un richiamo molto peculiare: una nota sorda simile al “tuu” dei vecchi telefoni di casa, che gli esemplari della specie ripetono al ritmo di circa una volta al secondo. Anche se l’assiolo di Príncipe – come viene genericamente chiamato dagli esperti locali – è stato descritto solo ora dalla scienza, l’esistenza della specie era stata già confermata nel 2016, con una foto scattata da un naturalista e fotografo che collabora anche con Greenpeace: Philippe Verbelen. Tuttavia, le testimonianze storiche provenienti dalla popolazione locale fanno sospettare che l’uccello esistesse già almeno 1928, da quando cominciarono i primi timidi avvistamenti. Come tutti gli strigiformi è un animale notturno e predilige vivere all’interno delle fronde.
«L’assiolo di Príncipe è l’ottava specie di uccello endemico di Príncipe a noi nota, il che significa che non si trova in nessun’altra parte della Terra» racconta sulla rivista The Conversation Bárbara Freitas, Dottoranda del dipartimento di Biologia dell’Università di Porto e una delle autrici della prima descrizione. «Questo livello insolitamente alto di endemismo degli uccelli su un’isola di soli 139 km quadrati evidenzia l’importanza della conservazione globale di Príncipe».
Gli zoologi hanno perlustrato l’intera isola per determinare la distribuzione e la dimensione della popolazione della nuova specie. L’assiolo di Príncipe si trova solo in quel che rimane della foresta nativa dell’isola, nella parte meridionale disabitata. Lì occupa un’area di circa 15 km quadrati, in quanto sembra avere una forte una preferenza per le quote più basse. In questa piccola area, che gli scienziati sottolineano essere circa quattro volte la dimensione di Central Park a New York, le densità dell’assiolo Príncipe sono però fortunatamente elevate, con una popolazione stimata di circa 1.000-1.500 individui. Tutti gli individui della specie oggi esistenti sono in questa unica e piccolissima località (non ci sono esemplari che vivono in zoo o giardini), quindi gli stessi scienziati che hanno classificato la specie ora chiedono che sia riconosciuta come “in pericolo critico” – il più alto livello di minaccia presente all’interno della Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. A complicare ulteriormente la situazione, parte della popolazione di Otus bikegila sarà interessata dalla futura costruzione di una diga idroelettrica, che rischia di devastare porzioni della foresta in cui questo assiolo sopravvive.
L’IUCN deve ancora valutare lo stato di criticità della specie. Una nota positiva deriva però dal fatto che l’assiolo del Príncipe vive già quasi completamente all’interno del Parco Naturale del Príncipe Obo. Gli scienziati in breve sperano che un’adeguata mobilitazione contribuire dal basso a far inserire la specie all’interno delle politiche nazionali e internazionali atte a garantirne la protezione. Il monitoraggio sarà sicuramente un’arma fondamentale che gli scienziati potranno disporre per ottenere stime più precise delle sue dimensioni e per dimostrare il valore della specie per la biodiversità di Príncipe, prima che il suo habitat rischi seriamente di essere compromesso.
Riferimenti: Melo, Martim, et al. “A new species of scops-owl (Aves, Strigiformes, Strigidae, Otus) from Príncipe Island (Gulf of Guinea, Africa) and novel insights into the systematic affinities within Otus.” ZooKeys, vol. 1126, 30 Oct. 2022, pp. 1-54, doi:10.3897/zookeys.1126.87635.
Immagine in apertura: Marco N. Correia, dalla pubblicazione
L’IUCN deve ancora valutare lo stato di criticità della specie. Una nota positiva deriva però dal fatto che l’assiolo del Príncipe vive già quasi completamente all’interno del Parco Naturale del Príncipe Obo. Gli scienziati in breve sperano che un’adeguata mobilitazione contribuire dal basso a far inserire la specie all’interno delle politiche nazionali e internazionali atte a garantirne la protezione. Il monitoraggio sarà sicuramente un’arma fondamentale che gli scienziati potranno disporre per ottenere stime più precise delle sue dimensioni e per dimostrare il valore della specie per la biodiversità di Príncipe, prima che il suo habitat rischi seriamente di essere compromesso.
Riferimenti: Melo, Martim, et al. “A new species of scops-owl (Aves, Strigiformes, Strigidae, Otus) from Príncipe Island (Gulf of Guinea, Africa) and novel insights into the systematic affinities within Otus.” ZooKeys, vol. 1126, 30 Oct. 2022, pp. 1-54, doi:10.3897/zookeys.1126.87635.
Immagine in apertura: Marco N. Correia, dalla pubblicazione
Laureato in Scienze naturali e in Biodiversità e Biologia ambientale presso l’Università di Palermo, si iscrive al Master in Comunicazione scientifica dell’Università di Parma perché profondamente innamorato della divulgazione della scienza. Appassionato di natura, buone letture, film e videogiochi, desidera dirigere le sue passioni verso futuri e stimolanti progetti culturali.