Biodiversità mondiale: disastro!
Come ogni anno arriva il rapporto della IUCN sullo stato delle specie in natura e come ogni anno siamo ormai abituati porta con sè cattive notizie. Snoccioliamo alcune cifre: sulle 47.677 specie di cui è stato valutato il benessere delle popolazioni naturali ben 17.291 sono risultate minacciate a diversi livelli di pericolo. Andando più nel dettaglio, sono a rischio il […]
Come ogni anno arriva il rapporto della IUCN sullo stato delle specie in natura e come ogni anno siamo ormai abituati porta con sè cattive notizie.
Snoccioliamo alcune cifre: sulle 47.677 specie di cui è stato valutato il benessere delle popolazioni naturali ben 17.291 sono risultate minacciate a diversi livelli di pericolo. Andando più nel dettaglio, sono a rischio il 21% di tutti i mammiferi, il 30% degli anfibi, il 28% dei rettili, il 37% dei pesci di acqua dolce, il 70% delle piante e il 35% degli invertebrati. Nessun gruppo animale e tanto meno le piante risultano, insomma, poco suscettibili alle continue modifiche e al sempre maggior degrado degli ambienti naturali.
Ciò che emerge, inoltre, nella nuova Red List sarebbe l’incremento del numero di specie ormai esteinte o estinte in natura, tra cui 79 mammiferi, 22 rettili, 39 anfibi, 114 piante. La biodiversità mondiale perde centianaia di specie all’anno, sempre e solo per colpa dell’uomo e delle sue attività, di anno in anno meno compatibili con l’esistenza di altre forme di vita.
Di seguito i report relativi ai singoli gruppi analizzati, in cui è possibile seguire le vicende di alcune specie particolarmente siginficative: anfibi, pesci d’acqua dolce, rettili, mammiferi, molluschi, odonati, piante.
Il 2010 sarà l’Anno Internazionale della Biodiversità, in cui le autorità mondiali dovrebbero focalizzare l’attenzione sulla continua perdita di ambienti e specie naturali e proporre rimedi più efficaci per contrastare questa catastrofe continua. Sarà che ormai sono forse troppo scettico, ma non credo che la situazione migliorerà…mi auguro, però, di essere smentito dai fatti.
Andrea Romano
Snoccioliamo alcune cifre: sulle 47.677 specie di cui è stato valutato il benessere delle popolazioni naturali ben 17.291 sono risultate minacciate a diversi livelli di pericolo. Andando più nel dettaglio, sono a rischio il 21% di tutti i mammiferi, il 30% degli anfibi, il 28% dei rettili, il 37% dei pesci di acqua dolce, il 70% delle piante e il 35% degli invertebrati. Nessun gruppo animale e tanto meno le piante risultano, insomma, poco suscettibili alle continue modifiche e al sempre maggior degrado degli ambienti naturali.
Ciò che emerge, inoltre, nella nuova Red List sarebbe l’incremento del numero di specie ormai esteinte o estinte in natura, tra cui 79 mammiferi, 22 rettili, 39 anfibi, 114 piante. La biodiversità mondiale perde centianaia di specie all’anno, sempre e solo per colpa dell’uomo e delle sue attività, di anno in anno meno compatibili con l’esistenza di altre forme di vita.
Di seguito i report relativi ai singoli gruppi analizzati, in cui è possibile seguire le vicende di alcune specie particolarmente siginficative: anfibi, pesci d’acqua dolce, rettili, mammiferi, molluschi, odonati, piante.
Il 2010 sarà l’Anno Internazionale della Biodiversità, in cui le autorità mondiali dovrebbero focalizzare l’attenzione sulla continua perdita di ambienti e specie naturali e proporre rimedi più efficaci per contrastare questa catastrofe continua. Sarà che ormai sono forse troppo scettico, ma non credo che la situazione migliorerà…mi auguro, però, di essere smentito dai fatti.
Andrea Romano
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.