Cervelli complessi dal Cambriano

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Un fossile straordinariamente ben conservato ci fornisce importanti informazioni sulle prime fasi di evoluzione del sistema nervoso centrale complesso. Fuxianhuia protensa, così è stata chiamata la nuova specie, è un artropodo vissuto oltre 520 milioni di anni or sono, senza però lasciare discendenti fino ai giorni nostri. Nonostante ciò, questo organismo rappresenta un’importante testimonianza dell’evoluzione del cervello e dei sistemi […]


Un fossile straordinariamente ben conservato ci fornisce importanti informazioni sulle prime fasi di evoluzione del sistema nervoso centrale complesso. Fuxianhuia protensa, così è stata chiamata la nuova specie, è un artropodo vissuto oltre 520 milioni di anni or sono, senza però lasciare discendenti fino ai giorni nostri. Nonostante ciò, questo organismo rappresenta un’importante testimonianza dell’evoluzione del cervello e dei sistemi sensoriali negli artropodi, il phylum animale più diversificato e diffuso sulla Terra, comprendendo, tra gli altri, insetti, crostacei e aracnidi.

Questa specie, descritta sulle pagine dell’ultimo numero di Nature, presenta infatti un cervello anatomicamente molto complesso se paragonato a tutti gli altri organismi del Cambriano finora noti: senza entrare troppo nei dettagli, il cervello risulta tripartito con neuropili ottici molto sviluppati, mostrando un elevato livello di encefalizzazione in una specie dalle caratteristiche anatomiche molto ‘primitive’. Una simile struttura, che oggi si ritrova oggi negli insetti e nei malacostraci, il gruppo di crostacei che comprende granchi e gamberi, non si riteneva essersi originata in una fase così precoce dell’evoluzione della vita pluricellulare.

La scoperta inoltre suggerisce che gli insetti si originarono da un antenato comune con i malacostraci, piuttosto che con i branchiopodi, piccoli crostacei (come la Daphnia) dotati di un cervello relativamente poco complesso, che per questa loro caratteristica erano ritenuti tra i crostacei più antichi. E’ probabile invece, concludono i ricercatori, che nel corso dell’evoluzione di questo gruppo di crostacei il cervello abbia subito una riduzione a partire da quello molto complesso che comparve già oltre mezzo miliardo di anni fa. Al contrario, nelle altre linee evolutive il cervello non ha subito sostanziali modificazioni strutturali nel corso dei milioni di anni.

Andrea Romano, da Oggiscienza


Riferimenti:
Xiaoya Ma, Xianguang Hou, Gregory D. Edgecombe, Nicholas J. Strausfeld. Complex brain and optic lobes in an early Cambrian arthropod. Nature, 2012; 490 (7419): 258 DOI: 10.1038/nature11495

Immagine:
Credit: Specimen photo: Xiaoya Ma; inset: Nicholas Strausfeld