Ci risiamo! Il ministro dell’educazione indiano rinnega la teoria dell’evoluzione

Satypal Singh, ministro dell’educazione indiano, ha pubblicamente affermato che la teoria dell’evoluzione è scientificamente errata. Forte la risposta della comunità scientifica

Il sottosegretario indiano per lo sviluppo delle risorse umane che sovrintende all’educazione universitaria, Satyapal Singh, è stato aspramente criticato dalla comunità scientifica dopo aver pubblicamente dubitato, il 20 gennaio scorso, della validità scientifica della teoria dell’evoluzione di Darwin, chiedendone la rimozione dai curriculi scolastici.

Non è certo la prima volta che Darwin e la sua teoria dell’evoluzione vengono attaccati. Dall’uscita de “L’origine delle specie” nel 1859 Darwin ed i suoi sostenitori hanno sempre dovuto difendersi da critiche e accuse, soprattutto perché la teoria dell’evoluzione è una teoria pericolosa per qualsivoglia ideologia religiosa o politica. Recentemente i giudizi negativi sono giunti addirittura dal mondo della fisica, sulla base di “nuove e brillanti teorie scientifiche”, ovvero considerazioni campate per aria di meccanica quantistica (Pikaia ne ha parlato qui). E’ avvenuto inoltre che ne fosse richiesta l’abolizione dai programmi scolastici delle scuole superiori, come è da poco accaduto in Turchia (Pikaia ne ha parlato qui e qui), mentre nei paesi della comunità europea, sebbene le posizioni delle istituzioni siano indubitabilmente a favore della teoria della teoria dell’evoluzione, le posizioni antievoluzioniste continuano a persistere (Pikaia ne ha parlato qui).

L’episodio in questione è dunque solamente l’ultimo di una serie, probabilmente destinata a non finire. Durante una conferenza sugli antichi testi Hindu ad Aurangabad in India, il ministro Satyapal Singh, parlando da uomo di scienza (quale sarebbe, avendo conseguito una laurea in chimica presso l’Università di Nuova Delhi) ha affermato che la teoria dell’evoluzione di Darwin è “scientificamente errata” aggiungendo anche che “nessuno, nemmeno tra i nostri antenati, ha infatti mai riportato, né in forma orale o scritta, di aver visto una scimmia tramutarsi in un essere umano”.

A detta di Singh, anche Einstein sarebbe stato d’accordo sulla “non scientificità della teoria”, e lo stesso ministro avrebbe avuto una lista di 10-15 scienziati di fama internazionale pronti a confermare le sue affermazioni. Durante la sua conferenza del 20 gennaio, Singh si disse pronto, da lì a due giorni, a tenere un seminario internazionale sulla questione, iniziativa poi troncata dal superiore di Singh, Prakash Javadekar.

La situazione si è fatta ancora più tesa nel momento in cui il ministro della Scienza e della Tecnologia indiano Harsh Vardan, durante una conferenza stampa tenuta il 24 gennaio, ha deciso di non prendere posizione riguardo le dichiarazioni di Singh. Vardan ha affermato che era passato troppo tempo dall’ultima volta in cui ebbe a che fare con Darwin, e che non era preparato per discutere dell’argomento.

Nel frattempo gli scienziati si sono attivati lanciando una petizione on-line chiedendo al ministro di ritrattare le sue affermazioni, in nome del pensiero scientifico e razionale, oltre che per mantenere la credibilità scientifica internazionale dell’India. La petizione ha raccolto circa 3.000 firme prima di essere interrotta, il 24 gennaio scorso. 

Sicuramente, all’interno del Bharatiya Janata Party (BJP), ovvero il partito conservatore indiano, che vuole mantenere una forte identità induista, Singh non è l’unica voce a schierarsi contro l’evoluzione: basta ricordarsi che nel 2014 il primo ministro Narendra Modi affermò che il primo intervento di chirurgia plastica al mondo venne eseguito in India quando il Dio Ganesh fu creato con un corpo umano e una testa di elefante. A manifestazione del fatto che dal punto di vista scientifico il BJP è la miniera d’oro delle assurdità.

Per quanto riguarda la vicenda in questione, che è stata riportata da diversi media internazionali tra cui Science, Nature e The Guardian, la risposta della comunità scientifica e dei politici è stata positiva, ma una affermazione pubblica come quella di Singh appare già di per sé molto pericolosa,soprattutto in un momento in cui la pseudoscienza sta acquisendo sempre più seguaci. L’anno scorso la Breakthrough Science Society aveva organizzato una conferenza sull’astrologia, poi cancellata.

E’ necessario quindi che gli scienziati e facciano tutto il possibile per riuscire a mantenere ben saldi i rapporti con la comunità e i policymakers, cercando di plasmare una società basata sulla razionalità e sul pensiero scientifico piuttosto che sull’oscurantismo religioso.

Immagine: By Praketarya (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons