Colorato è sano
Una delle ipotesi volte a spiegare l’evoluzione dei caratteri sessuali secondari nei maschi delle specie che manifestano dimorfismo sessuale riguarda il possibile ruolo di ornamenti e colorazioni sgargianti come segnale onesto della qualità del possessore. In particolare, è stato proposto che gli individui che ostentano caratteri sessuali secondari molto sviluppati possano essere quelli che presentano una maggiore resistenza nei confronti […]
Sulla scia di alcuni studi che hanno verificato questa ipotesi su alcune specie di uccelli, come la rondine (Hirundo rustica) e il fagiano (Phasianus colchicus), si inserisce una recente ricerca che ha avuto come oggetto di studio lo struzzo (Struthio camelus). In particolare, alcuni ricercatori hanno valutato se vi fosse una relazione tra le colorazioni delle penne, delle zampe e del becco e il tasso di resistenza ai parassiti. La resistenza ai patogeni è stata misurata sia come risposta immunitaria cellulo-mediata in seguito all’iniezione di fitoemoagglutinina (PHA), metodo che fornisce un’indicazione della proliferazione dei linfociti T nel sito di attacco del patogeno, che come valutazione dei componenti dell’immunità specifica umorale, come il rapporto tra eterofili e linfociti (Et/L).
Dai risultati, pubblicati sulla rivista Animal Behaviour, emerge che colorazioni intense del becco e delle gambe e la lucentezza delle penne sono correlate positivamente con alti valori di risposta immunitaria mediata da cellule T e con una resistenza alle infezioni dei batteri che causano tetano e difterite.
Questi tratti morfologici sembrano dunque essere un segnale onesto della qualità del possessore: nel corso delle dispute tra maschi per la conquista di un harem, infatti, vengono spesso ostentati e mostrati sia ai rivali che alle femmine, che possono così selezionare il compagno con cui accoppiarsi. Essendo indicatori attendibili della capacità di resistenza da alcuni parassiti e caratteristiche ereditabili, queste strutture sono oggetto di preferenza direzionale delle femmine. E’ infatti probabile che i pulcini generati con un maschio di alta qualità siano anch’essi in grado, come il padre, di fronteggiare al meglio gli attacchi di pericolosi patogeni.
Andrea Romano
Riferimenti:
Maud Bonato, Matthew R. Evans, Dennis Hasselquist, Michael I. Cherry. Male coloration reveals different components of immunocompetence in ostriches, Struthio camelus. Animal Behaviour. doi:10.1016/j.anbehav.2009.02.008
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.