Come si è estinta la iena gigante?

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Una ricerca di un gruppo di paleontologi del Dipartimento di Scienze della Terra ha gettato nuova luce sull’estinzione in Europa della iena gigante Pachycrocuta brevirostris, la più grande iena mai vissuta, che era diffusa in tutto il Vecchio Mondo durante il Pleistocene.

Un super predatore una volta popolava Europa, Asia e Africa, la iena gigante Pachycrocuta brevirostris. Con un peso che probabilmente superava i 100 kg, fu la iena più grande mai esistita. Si diffuse in Europa circa due milioni di anni fa, e perciò fu uno dei predatori più temibili che le prime popolazioni di ominini avventuratesi fuori dall’Africa dovettero affrontare. Le iene sono note per la loro abilità di rompere le ossa e cibarsi del loro contenuto, e Pachycrocuta brevirostris era ben adattata a questa abitudine alimentare. Durante il Pleistocene, gli ominini erano l’unico altro gruppo capace di sfruttare questa risorsa, con l’ausilio di strumenti litici. Per questo motivo, la possibile competizione di queste popolazioni con la iena gigante suscita un grande interesse tra i ricercatori.

Pachycrocuta brevirostris fu anche un portentoso accumulatore di ossa, come testimoniato in alcuni siti che rappresentano un tesoro per i paleontologi. Nonostante tutto, il motivo per cui la specie si estinse e la tempistica di questo evento in Europa rimanevano fino ad ora avvolti nell’incertezza.

Esclusa l’ipotesi della competizione

Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra, Alessio Iannucci, Dawid Adam Iurino, Beniamino Mecozzi e Raffaele Sardella, ha riconsiderato i fossili di Pachycrocuta brevirostris e di altre iene che si diffusero in Europa durante il Pleistocene. Studi precedenti avevano ipotizzato che la competizione generata dall’arrivo di Crocuta crocuta, l’attuale iena macchiata, potesse aver giocato un ruolo nell’estinzione di Pachycrocuta brevirostris. Tale ipotesi sarebbe supportata dalla coesistenza delle due specie in alcune località dove Pachycrocuta brevirostris sopravvisse più a lungo. Tuttavia, i risultati della nuova ricerca vanno nella direzione opposta, escludendo l’ipotesi della copresenza e della competizione diretta tra queste iene.

“La iena gigante Pachycrocuta brevirostris scomparve dall’Europa circa 800 mila anni fa” commenta Alessio Iannucci. “Questo evento fu pressappoco coincidente con l’arrivo della iena macchiata, Crocuta crocuta, e di un’altra specie meno nota, la “Hyaenaprisca. Tuttavia, queste specie furono in grado di diffondersi in Europa solo dopo il declino della iena gigante e non contribuirono alla sua estinzione”.

Lezioni per il presente


La iena gigante, una volta diffusa in tutto il continente, non fu in grado di far fronte ai cambiamenti climatici ed ambientali che avvennero circa 800 mila anni fa, durante la cosiddetta Early–Middle Pleistocene Transition (Transizione Pleistocene Inferiore–Pleistocene Medio). Questo evento vide un acuirsi dell’intensità delle fluttuazioni tra intervalli glaciali e interglaciali, che diedero inizio all’ “Era Glaciale”. L’avvicendamento tra Pachycrocuta brevirostris e le altre iene fu uno degli eventi più distintivi del rinnovamento faunistico avvenuto in questo periodo. Diversi carnivori specializzati, come le tigri dai denti a sciabola, declinarono o si estinsero, mentre nuove e più adattabili specie si diffusero. Tra queste si annoverano le linee evolutive dei moderni cervi, cinghiali, daini e lupi, così come popolazioni umane in grado di produrre strumenti litici bifacciali.

“Studiare la risposta degli ecosistemi del passato è cruciale per interpretare criticamente i cambiamenti climatici che osserviamo attualmente” conclude Raffaele Sardella. “Le specie meglio adattate a particolari ambienti o strategie alimentari, come Pachycrocuta brevirostris, sono quelle più a rischio, ma anche quelle che si sono evolute facendo fronte alle fluttuazioni climatiche dell’ultimo milione di anni potrebbero non essere in grado di adattarsi al passo dei rapidi cambiamenti causati dall’attività umana”.

Riferimenti:Iannucci, A., Mecozzi, B., Sardella, R., & Iurino, D. A. (2021). The extinction of the giant hyena Pachycrocuta brevirostris and a reappraisal of the Epivillafranchian and Galerian Hyaenidae in Europe: Faunal turnover during the Early–Middle Pleistocene Transition. Quaternary Science Reviews, 272, 107240. doi: 10.1016/j.quascirev.2021.107240

Immagine: by D.A. Iurino.

Fonte: comunicato stampa Sapienza Università di Roma