Dal Cretaceo con polline
L’ambra fossile dei depositi del Cretaeceo ci regala un nuovo, importante spaccato della vita sulla Terra oltre 100 milioni di anni or sono: un ritrovamento proveniente dalla Spagna rivela infatti la prima diretta testimonianza fossile di impollinazione mediante insetti.Si tratta infatti di due pezzi di ambra contenenti sei piccoli insetti, con la parte posteriore del corpo interamente ricoperta da granuli […]
L’ambra fossile dei depositi del Cretaeceo ci regala un nuovo, importante spaccato della vita sulla Terra oltre 100 milioni di anni or sono: un ritrovamento proveniente dalla Spagna rivela infatti la prima diretta testimonianza fossile di impollinazione mediante insetti.
Si tratta infatti di due pezzi di ambra contenenti sei piccoli insetti, con la parte posteriore del corpo interamente ricoperta da granuli pollinici. Gli insetti sono stati classificati come tisannotteri (Ordine Thysanoptera) e sembra che fossero altamente specializzati al trasporto del polline: l’addome presentava infatti una fitta rete di piccoli peli, molto simili per forma e per funzione a quelli delle odierne api, sui quali rimaneva incollato il polline. I sei esemplari sono stati suddivisi in due specie, appartenenti ad un nuovo genere, Gymnopollisthrips: in base alle loro dimensioni relative le due specie sono state battezzate G. minor e G. major. Data la contemporanea presenza di diversi esemplari nel medesimo luogo, è probabile, sostengono gli autori della scoperta, che questi organismi vivessero in gruppi sociali.
Dalle caratteristiche del polline, i ricercatori affermano che i beneficiari dell’impollinazione dovevano essere con ogni probabilità cicadofite o ginkgofite, entrambi gruppi di piante ancora esistenti con individui uninessuali (piante maschili e piante femminili), e non, come si potrebbe pensare, angiosperme. Proprio le piante a fiore che oggi dominano le terre emerse hanno fatto dell’impollinazione animale la loro arma vincente (Pikaia ne h parlato qui) per la loro straordinaria diversificazione e successo ecologico, utilizzando una modalità già originatasi in altri gruppi di piante.
Andrea Romano
Riferimenti:
E. Peñalver et al. Thrips pollination of Mesozoic Gymnosperms. PNAS Early Edition, 14 May 2012
Immagine:
Credit: Enrique Peñalver, IGME
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.