Dal Giurassico con prurito
La rivista Nature pubblica la descrizione di alcune pulci fossili, risalenti ad oltre 100 milioni di anni or sono. Tra di esse spuntano le più antiche testimonianze di questi organismi sulla terra, oltre 160 milioni di anni fa, in pieno Giurassico.Come spesso accade con gli organismi del remoto passato, le loro dimensioni sono tutt’altro che simili a quelle delle specie […]
La rivista Nature pubblica la descrizione di alcune pulci fossili, risalenti ad oltre 100 milioni di anni or sono. Tra di esse spuntano le più antiche testimonianze di questi organismi sulla terra, oltre 160 milioni di anni fa, in pieno Giurassico.
Come spesso accade con gli organismi del remoto passato, le loro dimensioni sono tutt’altro che simili a quelle delle specie attuali: alcune di esse, infatti, raggiungevano i 20 mm di lunghezza, pari a circa 10 volte la taglia media delle pulci odierne, pur presentando un simile ed accentuato dimorfismo sessuale, con i maschi significativamente più piccoli. Come oggi, anche allora le pulci erano ectoparassiti ematofagi dei vertebrati, e presentavano pertanto adattamenti specializzati a questa dieta: di particolare interesse, secondo gli scopritori, è il poderoso apparato boccale, dotato di forti mandibole per rimanere ancorato alla cute degli ospiti e due lunghi tubi da cui il sangue veniva aspirato.
Lo studio fornisce anche un’analisi filogenetica, posizionando queste pulci fossili alla base della linea che ha dato origine a tutte le specie ancora esistenti, con cui, infatti, esistono importanti differenze anatomiche. Una su tutte, la totale mancanza degli arti inferiori adattati al salto tipici delle pulci odierne.
Dall’anatomia dell’apparato boccale i ricercatori hanno potuto concludere che queste pulci si cibassero prevalentemente di sangue di animali dalla cute molto spessa, probabilmente dinosauri e pterosauri. Solo in epoca successiva, in seguito ad una poderosa radiazione adattativa e dopo l’estinzione dei loro primi ospiti, intorno 65 milioni di anni fa, le pulci si adattarono a parassitare mammiferi e uccelli.
Andrea Romano
Riferimenti:
Diying Huang, Michael S. Engel, Chenyang Cai, Hao Wu, André Nel, Diverse transitional giant fleas from the Mesozoic era of China. Nature (2012) doi:10.1038/nature10839
Immagine:
D. Huang et al., Nature
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.