Dalla Cina ecco lo pterosauro nano
Un gruppo di ricercatori cinesi e brasiliani ha rinvenuto i resti appartenenti a quello che rappresenta un esemplare della specie di pterosauro più piccola fino ad ora conosciuta. Con la sua apertura alare pari a soli 25 cm, come i piccoli uccelli attuali, si allontana molto dalla percezione comune di questi rettili volanti, che in alcuni casi potevano misurare anche […]
Un gruppo di ricercatori cinesi e brasiliani ha rinvenuto i resti appartenenti a quello che rappresenta un esemplare della specie di pterosauro più piccola fino ad ora conosciuta. Con la sua apertura alare pari a soli 25 cm, come i piccoli uccelli attuali, si allontana molto dalla percezione comune di questi rettili volanti, che in alcuni casi potevano misurare anche a 12 metri di lunghezza dalla punta di un’ala all’altra (come il genere Quetzalcoatlus).
Questa nuova specie, battezzata Nemicolopterus crypticus e descritta sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), è stata scoperta in Cina ed è risalente a circa 120 milioni di anni fa. L’esemplare analizzato presenta le tipiche caratteristiche dell’ordine a cui appartiene (Pterosauria), tuttavia possiede una caratteristica mai rinvenuta nelle specie affini: una curvatura delle falangi. Da questo aspetto, congiuntamente alla loro piccolissima mole, i ricercatori hanno ipotizzato che potesse vivere ed arrampicarsi sugli alberi e, dal fatto che presenta un becco sprovvisto di denti, nutrirsi piccoli invertebrati.
Andrea Romano
Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons.
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.