Darwin Day Ferrara 2022: Cellule, virus e altre avventure. Storie di microbi tra simbiosi e pandemie

Darwin Day Ferrara

La quindicesima edizione del Darwin Day Ferrara è dedicata all’evoluzione e all’interazione di micro e macro-organismi

In occasione delle celebrazioni del 150° anniversario della fondazione del Museo di Storia Naturale di Ferrara, il Museo e il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara, in collaborazione con l’Associazione Naturalisti Ferraresi e con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE) e dell’Istituto Superiore per la protezione e ricerca Ambientale (ISPRA) presentano la quindicesima edizione del Darwin Day Ferrara.

Il tema conduttore di quest’anno è l’evoluzione e l’interazione di micro e macro-organismi, che possono portare a simbiosi, ad acquisire nuove funzioni, ma anche a terribili epidemie. Un appuntamento speciale è dedicato a Edward Osborne Wilson, figura chiave nella biologia evolutiva moderna, scomparso all’età di 92 anni il 26 dicembre scorso, entomologo, fondatore della sociobiologia, figura di primo piano nello studio e conservazione della biodiversità.

È stato anche un attivo divulgatore premiato per questa attività con due premi Pulitzer. Una delle passioni di Wilson erano gli insetti sociali e soprattutto le formiche, che sono anche un esempio paradigmatico di simbiosi con batteri e con altri insetti.




P R O G R A M M A

Giovedi 17 febbraio, ore 17
Presentazione del programma del Darwin Day Ferrara 2022 dal tema:
Cellule, virus e altre avventure. Storie di microbi fra simbiosi e pandemie
Apertura dei seminari: Alessandro Balboni (Assessore all’Ambiente, Comune di Ferrara)
Introduce: Stefano Mazzotti (Museo di Storia Naturale di Ferrara)

Medico della pesteConferenza inaugurale:
Fuori dalla ‘Terra delle Tenebre’: un approccio multidisciplinare per capire la diffusione della peste nel passato
Con Barbara Bramanti (Università di Ferrara)

Solo da poco più di un decennio si è avuta la conferma che la peste, che in passato ha causato milioni di vittime in Europa, era dovuta al batterio Yersinia pestis. Da allora si sono sequenziati più di cento genomi di questo microrganismo provenienti da ossa umane antiche, ma la loro interpretazione è complessa. Integrando il dato genetico con i risultati ottenuti in ambito epidemiologico, climatico ed ecologico, oltre che antropologico, archeologico e storico, è stato possibile proporre una nuova ipotesi per la diffusione geografica e per i meccanismi di trasmissione della di questa malattia.




CoronavirusGiovedi 24 febbraio, ore 17.00
SARS-CoV-2: una storia di zoonosi, varianti e sgradite sorprese

Con Marco Gerdol (Università di Trieste)

Nonostante i virus accompagnino da sempre l’esistenza di tutti gli organismi cellulari, la situazione pandemica ci ha dato per la prima volta la possibilità di studiare in tempo reale l’adattamento di un virus ad un nuovo ospite animale, offrendoci nuove interpretazioni di fenomeni evolutivi di cui in realtà avevamo una comprensione molto più limitata di quanto credessimo. Nell’arco di due anni, l’avvicendarsi di varianti via via sempre più trasmissibili, dotate talvolta di una grande capacità di eludere le nostre difese immunitarie, ci ha fatto comprendere il fondamentale ruolo giocato dall’interazione tra ospite e patogeno nei processi di selezione naturale. Partendo dallo spillover di Wuhan, passando per alfa e delta, fino ad arrivare ad omicron, l’evoluzione di questo sgradito ospite delle nostre vie respiratorie non ha certo finito di riservare sorprese.




Edward O. WilsonGiovedi 3 marzo, ore 17.00
Dalla sociobiologia alla biodiversità: cosa ci ha lasciato Edward O. Wilson

Con Donato Grasso (Università di Parma)Paola Spinozzi e Cristiano Bertolucci (Università di Ferrara)Alessandro Bratti (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ISPRA) e Stefano Mazzotti (Museo di Storia Naturale di Ferrara)

Il 26 dicembre scorso Edward Osborne Wilson, all’età di 92 anni, ci ha lasciati. Ѐ stata una figura chiave nella biologia evolutiva moderna, un esploratore della biodiversità. La sua carriera inizia con lo studio della tassonomia e della sistematica, della distribuzione geografica, dell’organizzazione sociale e dell’evoluzione delle formiche. Queste “piccole cose che governano il mondo” saranno il punto di partenza per iniziare un meraviglioso viaggio, lungo 80 anni, che lo porterà ad affrontare tematiche sempre più generali fino a definire i principi di nuove discipline come la sociobiologia e contribuire in modo cruciale allo sviluppo e avanzamento di altre quali la biogeografia e la biologia della conservazione. Wilson è stato anche uno dei più grandi divulgatori scientifici dell’ultimo secolo tanto da vincere due premi Pulitzer in questo ambito. Un superbo naturalista che amava sfidare i dogmi, che ha combattuto per la conservazione della natura, che ha portato le idee sulla biodiversità nel mainstream e ha contribuito a porre l’ecologia su una base concettuale rigorosa.




cellulaGiovedi 10 marzo, ore 17 – Museo di Storia Naturale

Never alone: dimmi con chi vivi e ti dirò chi sei

Con Antonia Bruno (Università Milano Bicocca)

Noi non siamo mai soli! Condividiamo il mondo con altri esseri umani, piante e animali, ma anche con batteri e altri microrganismi come i virus e i funghi. Questa consapevolezza non è nuova alla scienza ma recentemente abbiamo capito il ruolo centrale che gli esseri invisibili ad occhio nudo svolgono nella biologia, nell’ecologia e nell’evoluzione dell’uomo. Infatti le moderne tecniche molecolari, e le cosiddette “scienze omiche”, hanno dato un grande impulso nel riconoscimento dei microrganismi come abitanti chiave dei macro-organismi, e come attori protagonisti dei processi biologici ed evolutivi. Gli esseri umani possono essere visti come olobionti, ovvero “superorganismi” composti dall’ospite e da virus, batteri e altri microorganismi, che insieme formano un’unità ecologica discreta coevoluta nel tempo e caratterizzata da specifiche interazioni di simbiosi. L’unità su cui opera la selezione naturale è quindi l’olobionte, e non l’individuo? Ciò che è certo è che stiamo viv endo un cambio di paradigma: dalla paura all’accettazione (sebbene ancora riluttante) dei microrganismi come attori chiave nella nostra storia.


Info e prenotazioni:

Le conferenze saranno in presenza in sala con prenotazione obbligatoria tramite il modulo Google https://bit.ly/3okXaaZ

Le conferenze saranno anche trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, @storianaturale.ferrara.

Sarà effettuato il controllo del green pass all’ingresso.

Per gli altri eventi previsti in Italia puoi consultare il nostro elenco dei Darwin Day 2022


Fonte: Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara