Darwin entra nella Memoria del Mondo: l’UNESCO riconosce il patrimonio documentario del padre dell’evoluzione

Maull and Polyblank, Public domain, via Wikimedia Commons

L’archivio di Charles Darwin entra nel Registro UNESCO della Memoria del Mondo: lettere, taccuini e disegni che rivoluzionarono la scienza e il nostro posto nella natura

L’UNESCO ha ufficialmente inserito l’archivio documentario di Charles Darwin nel Registro Internazionale della Memoria del Mondo. Un riconoscimento straordinario che celebra non solo l’autore de L’origine delle specie, ma anche l’uomo, lo scienziato e il pensatore che ha rivoluzionato per sempre il nostro modo di comprendere la natura.

Il Registro Internazionale della memoria del Mondo è lo strumento attraverso cui l’UNESCO tutela e valorizza i patrimoni documentari di eccezionale valore per l’umanità. Con questo inserimento, Darwin entra a far parte di una rete globale di testimonianze fondamentali per la storia del pensiero, della scienza e della cultura.

Il fondo riconosciuto comprende migliaia di documenti originali — lettere, taccuini, manoscritti, disegni e materiali scientifici — conservati in diverse istituzioni del Regno Unito. Insieme, queste raccolte offrono una visione straordinariamente ricca e completa della figura di Darwin: dallo studioso giovane e curioso, all’autore delle sue opere più influenti. Un’eredità culturale e scientifica di valore universale.

Un traguardo storico per la scienza e per la memoria collettiva

La Linnean Society of London è stata tra le prime istituzioni a dare la notizia e a raccogliere alcuni commenti.

«Il riconoscimento da parte dell’UNESCO dei documenti di Darwin nel Registro Internazionale della Memoria del Mondo celebra un uomo le cui idee furono rivoluzionarie e che affrontò lo studio della natura in modo collaborativo» ha affermato la Prof.ssa Anjali Goswami, paleobiologa e presidente della storica istituzione. «Come mostrano i suoi scritti, Darwin affinò le sue teorie attraverso una corrispondenza continua con altri studiosi. Siamo orgogliosi che la Linnean Society sia stata il luogo in cui, nel 1858, furono presentate per la prima volta le teorie evolutive di Darwin e Wallace. È un onore far parte della rete di istituzioni che custodiscono e condividono la sua eredità scritta con le generazioni future.»

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Il taccuino B e il taccuino C fotografati alla mostra “Darwin in Conversation”(2022). Foto: Chiara Ceci.

«Siamo lieti che l’UNESCO abbia riconosciuto l’eccezionale valore scientifico e storico dell’archivio Darwin, custodito in alcune delle più eminenti istituzioni britanniche», ha dichiarato la Dr Jessica Gardner, direttrice dei servizi bibliotecari delle Cambridge University Libraries. «La nostra biblioteca conserva oltre 9.000 lettere da e per Darwin, insieme ai suoi taccuini sperimentali, pubblicazioni e fotografie: materiali che da decenni alimentano la ricerca, l’educazione e la divulgazione pubblica — online, nelle scuole e nelle mostre. È un onore che questo patrimonio sia stato riconosciuto proprio a Cambridge, dove Darwin fu studente e dove la sua eredità è ancora profondamente radicata

Il Dr. Matt Thompson, Direttore della Conservazione per English Heritage, ha sottolineato l’importanza simbolica del riconoscimento:

«In qualità di custodi della casa di Charles Darwin, Down House, English Heritage accoglie calorosamente questa notizia. È un grande privilegio per il nostro ente benefico prendersi cura di un’ampia parte del suo archivio, inclusi numerosi diari e taccuini delle spedizioni del Beagle. Tutto questo è custodito nel luogo dove scrisse la sua grande opera, L’origine delle specie. È per noi un piacere contribuire a condividere la memoria di Darwin.»

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Down House, la casa dove Darwin visse per quarant’anni, fino alla sua morte nel 1882. Foto: Chiara Ceci

Dove si conserva il patrimonio darwiniano: le sei istituzioni chiave

ll corpus documentario riconosciuto dall’UNESCO è ospitato in sei istituzioni chiave, frutto di una specifica collaborazione, ciascuna custode di una parte fondamentale della storia evoluzionistica:

Cambridge University Library: Custodisce la collezione principale di libri, appunti sperimentali, corrispondenza (oltre 15.000 lettere) e fotografie di Darwin. Include i taccuini su cui elaborò la teoria al ritorno dal viaggio sull’HMS Beagle.

library.cam.ac.uk

Down House (English Heritage): Non solo la casa nel Kent dove Darwin visse e lavorò fino alla sua morte nel 1882, ma anche il luogo dove condusse esperimenti e scrisse le sue opere rivoluzionarie. Qui, in gran parte grazie alle donazioni dei discendenti, sono custiditi oltre 200 libri dalla biblioteca personale di Darwin, libri contabili, diari, il manoscritto del “Journal of the Voyage of the Beagle”, taccuini e lettere del Beagle, strumenti scientifici originali e testimonianze dei suoi esperimenti domestici. Oggetti più personali come album di ritagli, l’album fotografico di Emma Darwin e il testamento di Charles Darwin dipingono un quadro della sua vita personale e professionale.

english-heritage.org.uk

Natural History Museum di Londra: Conserva esemplari zoologici e geologici raccolti durante il viaggio sul Beagle e materiali di studio. Tra le lettere, spicca quella del 1844 alla moglie Emma, con istruzioni in caso di sua morte improvvisa, data l’importanza che attribuiva alla sua teoria. Altre lettere a membri dello staff del museo e familiari dimostrano l’ampiezza dei suoi interessi scientifici, dalle larve ai vulcani, dalle dalie alle formiche, fino all’uso di fotografie per la sua opera L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali.

nhm.ac.uk

Linnean Society of London: Qui si trova la documentazione relativa alla storica presentazione congiunta della teoria della selezione naturale con Alfred Russel Wallace nel 1858. La Società conserva diverse lettere, manoscritti e libri di Darwin, la sua firma sullo Statuto originale e il famoso ritratto di John Collier, commissionato dalla Società nel 1883 per commemorare quell’evento.

linnean.org

Royal Botanic Gardens, Kew: Custodisce lettere e documenti sulla collaborazione tra Darwin e i botanici dell’epoca, essenziale per i suo lavoro. Include una collezione di 44 lettere inviate da Darwin al Professor John Stevens Henslow durante la spedizione del Beagle, che dettagliano i suoi viaggi e la genesi della teoria evolutiva. Vi si trova anche un raro schizzo dell’orchidea Gavilea patagonica realizzato da Darwin e una lettera all’amico Joseph Hooker, direttore di Kew, con una richiesta di semi di cotone per le sue ricerche.

kew.org

John Murray Archive (National Library of Scotland): Contiene la corrispondenza con l’editore di Darwin, John Murray, che documenta la trasformazione delle sue ricerche in pubblicazioni, incluse le bozze editoriali, lettere e annotazioni relative alla rivoluzionaria opera L’origine delle specie.

nls.uk

Un patrimonio universale

Il valore dell’archivio va oltre la dimensione scientifica. Include fotografie, lettere personali, disegni e annotazioni che mostrano il volto più privato di Darwin: il padre, il marito, il naturalista curioso e instancabile. Una testimonianza che ci permette di vedere non solo come nacque la teoria dell’evoluzione, ma anche il mondo che la rese possibile — e che essa contribuì a cambiare.

Oltre all’archivio di Darwin, l’UNESCO ha iscritto nel Registro della Memoria del Mondo 73 nuovi patrimoni documentali, un mosaico di voci che unisce conquiste scientifiche, battaglie per i diritti umani e tesori culturali sopravvissuti ai secoli. Tra questi spiccano la bozza originale della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – redatta da John Peters Humphrey nel 1947 – e la Dichiarazione di Windhoek sulla libertà di stampa (Namibia, 1991), documento chiave che ispirò la Giornata mondiale per la libertà di stampa. A queste si affiancano testimonianze storiche come gli archivi di Ravensbrück (Svezia), dove risuonano le voci delle donne sopravvissute ai campi nazisti, e la Kantilena maltese, poema del XV secolo che svela le radici linguistiche e culturali di Malta.

In ambito scientifico, il Registro accoglie capolavori come i manoscritti medici di Ibn Toufail (Marocco), un trattato in versi del XII secolo che fonde poesia e anatomia, e le prime radiografie di Wilhelm Conrad Roentgen (Germania, 1895), immagini rivoluzionarie che aprirono l’era della diagnostica moderna. Non meno significativi sono gli archivi del Deltadienst (Paesi Bassi), progetti ingegneristici nati dopo l’alluvione del 1953 per proteggere i Paesi Bassi dalle acque, oggi modello globale di resilienza climatica, e le fotografie aeree ICA (Messico), utilizzate per mappare il territorio e prevenire disastri ambientali.

Immagine in apertura: Maull and Polyblank, Public domain, via Wikimedia Commons