E’ giusto che gli evoluzionisti girino liberi per le strade?
Alcuni mesi or sono, Tom Willis aveva pubblicato un delirante articolo sulla rivista della CSA (Creation Science Association for Mid-America) intitolato “Should evolutionists be allowed to vote?”. L’articolo era chiaramente una provocazione che veniva giustificata nel seguente modo: “I più attivi sostenitori dell’evoluzione passano la loro intera vita a sostenere che i cristiani sono ignoranti, pazzi e probabilmente pericolosi, sebbene […]
Alcuni mesi or sono, Tom Willis aveva pubblicato un delirante articolo sulla rivista della CSA (Creation Science Association for Mid-America) intitolato “Should evolutionists be allowed to vote?”. L’articolo era chiaramente una provocazione che veniva giustificata nel seguente modo: “I più attivi sostenitori dell’evoluzione passano la loro intera vita a sostenere che i cristiani sono ignoranti, pazzi e probabilmente pericolosi, sebbene la teoria dell’evoluzione sia totalmente contraria alla scienza e non sia comprovata da fatti. Chiunque creda nell’evoluzione deve essere totalmente ignorante. Sul merito di chi sia realmente pericoloso, a causa della loro smoderata ed ingiustificata arroganza, i sostenitori dell’evoluzione hanno causato più morti e miserie e ucciso e torturato più persone negli ultimi 90 anni di quanto non abbiano fatto le guerre degli ultimi 2000 anni. (…). In una società sana, quale potrebbe essere una che crede in Dio, agli evoluzionisti per lo meno dovrebbe essere tolto il diritto di votare“.
A me sembra che qualcuno si sia perso 150 anni di pubblicazioni scientifiche: la genomica e l’evo-devo non hanno forse prodotto solamente negli ultimi dieci anni enormi quantità di dati a sostegno dell’evoluzione? Lo stesso non è stato nel passato per l’anatomia comparata, la biochimica, la genetica e così via? Curioso, oltre che poco originale, è inoltre vedere nell’evoluzione la causa di stermini e guerre, quando le guerre religiose e le pulizie etniche sono, purtroppo, ancora all’ordine del giorno.
Visto il successo del primo articolo (se per successo si intende la lunga lista di commenti negativi apparsi, per esempio, su Pharyngula), Tim Willis ha ben pensato di pubblicare un altro saggio dal titolo “Should evolutionists be allowed to roam free in the land?” il cui scopo è :”.. analizzare cosa dovrebbe essere fatto con gli evoluzionisti prima della loro scomparsa*. Questo è augurabile dato che loro sono manifestamente le persone più pericolose e distruttive del pianeta (anche se in forte competizione con i mussulmani). Usando il loro credo per dominare l’istruzione, loro hanno, come indicato in precedenza, ucciso più persone di chiunque altro nella storia“.
In quest’ultima perla, Willis ci spiega perchè gli evoluzionisti sono tipicamente socialisti, ignoranti, improduttivi oltre che distruttivi ed in continua guerra con i cristiani e gli altri opponenti dell’evoluzione e quindi da eliminare!! Non potendo ucciderli (e di questo sono infinitamente grato a Willis) si potrebbe condannare gli evoluzionisti ai campi di lavoro, torturali perchè abiurino, deportarli in qualche luogo lontano ed ostile (tipo Marte e l’antartico) oppure obbligarli a portare un medaglione o un etichetta (perchè non una stella?) in modo che a tutti sia chiaro che sono evoluzionisti e quindi “mentalmente incompetenti e potenzialmente pericolosi“. Non male!! E questo dovrebbe avvenire nella società ideale che Tim Willis vede come frutto del trionfo della religione?
Certo, questo avviene negli Stati Uniti, nessuno scriverebbe mai cose simili in Italia.. o no? Eppure mi ricordo un libro in cui si diceva: “La scimmia è divenuta il simbolo dell’Anticristo, della darwinolatria che cerca di imporsi come ideologia rivoluzionaria del terzo millennio” e che ora si avvicinava “l’instaurazione delle Repubbliche Darwiniste“. Diceva inoltre “Mi sconcerta il processo di esaltazione, celebrazione, idealizzazione, addirittura didivinizzazione di cui è stato oggetto, fino al punto da dedicargli un giorno dell’anno, il Darwin Day, come è stato fatto con il Natale della civiltà cristiana, la festa della presa della Bastiglia in Francia, il giorno dell’Indipendenza negli Stati Uniti. La gente non ha capito l’atto simbolico dei darwinolatri, il quale mi fa venir in mente, per analogia, quello compiuto da Hitler quando ha sostituito la croce uncinata con quella di Cristo, non rivelando ai tedeschi a cosa mirasse”. Questo libro italiano è stato presentato anche da Gigi Marzullo a “L’appuntamento”, l’incontro settimanale con la cultura di RAI 1, a fine novembre del 2007, che ha iniziato la tramissione chiedendo “Questo librò può essere considerato (…) come un contributo nel contrastare il lavaggio del cervello al quale i giovani vengono sottoposti in alcune scuole e in qualche università?” Lavaggio del cervello nelle università italiane? Una volta mi chiedevo come mai Marzullo andasse in onda a tarda notte, da un po’ mi dico: per fortuna!!!
Mauro Mandrioli
* In merito alla scoparsa Willis ci ricorda che: “Indubbiamente non sarà un cristiano che ucciderà tutti gli evoluzionisti, ma un mussulmano che si diletta di uccidere sia evoluzionisti che cristiani“. Servono commenti?
Biologo e genetista all’Università di Modena e Reggio Emilia, dove studia le basi molecolari dell’evoluzione biologica con particolare riferimento alla citogenetica e alla simbiosi. Insegna genetica generale, molecolare e microbica nei corsi di laurea in biologia e biotecnologie. Ha pubblicato più di centosessanta articoli su riviste nazionali internazionali e tenuto numerose conferenze nelle scuole. Nel 2020 ha pubblicato per Zanichelli il libro Nove miliardi a tavola- Droni, big data e genomica per l’agricoltura 4.0. Coordina il progetto More Books dedicato alla pubblicazione di articoli e libri relativi alla teoria dell’evoluzione tra fine Ottocento e inizio Novecento in Italia.