Femmine virili

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I mammiferi euteri hanno un sistema di determinazione del sesso molto ben conservato: gli individui omogametici (XX) sono le femmine, quelli che invece portano i cromosomi sessuali diversi (XY) sono i maschi. Sebbene esistano differenze caso per caso, la determinazione del sesso è legata alla presenza/assenza del gene Sry, localizzato sul cromosoma Y e responsabile della codifica del fattore di […]

I mammiferi euteri hanno un sistema di determinazione del sesso molto ben conservato: gli individui omogametici (XX) sono le femmine, quelli che invece portano i cromosomi sessuali diversi (XY) sono i maschi. Sebbene esistano differenze caso per caso, la determinazione del sesso è legata alla presenza/assenza del gene Sry, localizzato sul cromosoma Y e responsabile della codifica del fattore di determinazione del testicolo (TDF). La presenza di Sry genera, dunque, caratteristiche maschili durante lo sviluppo embrionale. Nonostante ciò, esistono alcune specie che si sottraggono a questa regola generale: per quanto noto finora, queste sono 7 e tutte appartenenti all’ordine dei roditori.

Sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, un gruppo di ricercatori, tra cui R. Castiglia dell’Università di Roma La Sapienza, segnala un’ulteriore eccezione a alla regola, anch’essa che riguarda un roditore, il topo pigmeo africano (Mus minutoides). Questa specie è strettamente imparentata con il topo comune (Mus musculus), che costituisce il principale organismo modello per lo studio dello sviluppo embrionale dei mammiferi. L’analisi cromosomica di diverse popolazioni ha, infatti, evidenziato che nel topo pigemo africano la maggioranza delle femmine (tra il 74% E IL 100% a seconda della popolazione in esame) presenta cromosomi sessuali XY, quelli tipicamente maschili! E le femmine XY non mostrano alcun problema di sopravvivenza e/o performance riproduttive, in quanto sono perfettamente fertili.

Dallo studio emerge come in questa specie la reversione sessuale osservata non sembra essere legata ad una mutazione del gene Sry (che si localizza sul cromosoma Y), ma ad un riarrangiamento del cromosoma X. Esistono, infatti, due versioni morfologicamente differenti del cromosoma X, una delle quali è stata denominata X*. La versione X* risulta sempre presente nelle femmine che portano il cariotipo XY (o meglio, X*Y) e si ritiene che sia la responsabile del pattern anomalo di determinazione sessuale osservato in Mus minutoides. L’asterisco indica che la mutazione (o le mutazioni) che converte gli individui X*Y in femmine non è ancora stata individuata.

Considerata la proporzione delle femmine X*Y nelle popolazioni, sembra che in questa specie la reversione sessuale sia ormai la norma. Ma come mai la selezione naturale non ha eliminato questi individui, sfavorendoli rispetto a quelli “wild type”? Questo e altri interrogativi, inclusi alcuni di carattere generale sull’origine dei cromosomi sessuali dei mammiferi, sorgono e solo ricerche mirate potranno dare una risposta precisa.

Andrea Romano


Riferimenti:
Frederic Veyrunes, Pascale Chevret, Josette Catalan, Riccardo Castiglia, Johan Watson, Gauthier Dobigny, Terence J. Robinson and Janice Britton-Davidian. A novel sex determination system in a close relative of the house mouse. Proceedings of The Royal Society B Biological Sciences, 2010; 277 (1684): 1049 DOI: 10.1098/rspb.2009.1925

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons