In Piemonte affiora un fossile chiave per capire l’evoluzione dei canidi

Il più completo esemplare di Eucyon mai trovato in Europa aiuta a far luce sull’evoluzione di canidi, grazie anche alla paleontologia virtuale
I canidi sono un gruppo di carnivori altamente adattabili e dotati di comportamenti complessi che da sempre suscitano un forte interesse. Lupi, sciacalli, coyote e volpi popolano una grande varietà di habitat, dove svolgono un ruolo chiave nel controllo demografico delle prede. Dimostrano una sorprendente versatilità ecologica e, in alcuni casi, anche comportamenti sociali sofisticati.
Sebbene oggi disponiamo di molte informazioni sulla loro biologia e sulla loro ecologia, le origini e parte della storia evolutiva dei canidi restano ancora poco conosciute.
Il genere Eucyon rappresenta uno dei più antichi membri della tribù dei Canini, un gruppo che include i lupi moderni. La sua comparsa risale al tardo Miocene, circa 10 milioni di anni fa, e la sua diffusione in Eurasia dall’America attraverso lo Stretto di Bering ha segnato un momento cruciale nell’evoluzione di questo gruppo. Eucyon possedeva caratteristiche intermedie tra le volpi e i Canini moderni (lupi, sciacalli, coyote e affini).
Nonostante la sua importanza evolutiva, fossili completi di Eucyon sono estremamente rari, complicando la ricostruzione della storia evolutiva di questo predatore ormai estinto. La scoperta di nuovi reperti, come quello avvenuto a Verduno (Piemonte), è quindi fondamentale per comprendere meglio l’evoluzione di questi carnivori e il loro ruolo negli ecosistemi del passato.
Uno scheletro eccezionale dal tardo Miocene
Un nuovo studio, pubblicato nella rivista Zoological Journal of the Linnean Society, descrive uno scheletro parziale articolato riferito alla specie Eucyon monticinensis.
“Il reperto è stato rinvenuto dal gruppo di paleontologia del Dipartimento di Scienze della Terra in provincia di Cuneo, presso Verduno, lungo le sponde del Fiume Tanaro, e ha subito colpito i ricercatori per lo straordinario stato di conservazione”, racconta il Prof. Giorgio Carnevale dell’Università di Torino.

Il fossile, datato al tardo Miocene (circa 5,5 milioni di anni fa), rappresenta il più completo esemplare di Eucyon mai trovato in Europa.
Analisi high-tech per uno studio senza precedenti
“Attraverso analisi tomografiche e tecniche di grafica 3D, abbiamo potuto estrarre le ossa incluse nella roccia per analizzare dettagli anatomici mai osservati prima, tra cui la struttura del cervello e altre parti del cranio”, spiega il Prof. Dawid A. Iurino dell’Università degli Studi Milano Statale.

Le singole ossa sono state successivamente ricostruite digitalmente per ottenere un modello 3D completo dello scheletro. Le analisi condotte su questo esemplare fossile hanno permesso di ricostruire le relazioni evolutive tra le diverse specie di Eucyon conosciute, offrendo una nuova e aggiornata interpretazione sulla diversificazione del gruppo e le sue connessioni con le volpi e i Canini moderni.
“La scoperta dello straordinario fossile di Verduno apre nuove strade alla ricerca sull’evoluzione dei canidi. Ad esempio, ci ha permesso di approfondire, tramite l’uso di tecnologie avanzate di paleontologia virtuale, lo studio della morfologia cranica e del cervello (paleoneurologia)”, aggiunge la Dott.ssa Beatrice Azzarà, assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Perugia e coordinatrice dell’articolo.
Una finestra sul passato
Il calco digitale dell’encefalo di Eucyon monticinensis ha rivelato che la corteccia frontale era molto meno sviluppata rispetto a quella di lupi e licaoni, specie altamente sociali. Questa regione cerebrale è fondamentale per l’elaborazione di comportamenti complessi e relazioni sociali articolate.
Questa scoperta suggerisce che Eucyon fosse probabilmente un cacciatore opportunista e solitario, in grado di predare animali poco più grandi di una lepre, ma anche di nutrirsi di insetti e materiale vegetale.
Reperti fossili come quello di Verduno rappresentano una rarità assoluta e attribuiscono al fossile un valore scientifico eccezionale. Queste scoperte aprono una finestra unica sul passato e testimoniano la ricchezza del patrimonio paleontologico italiano.
Riferimenti: Azzarà, B., Cherin, M., Iurino, D. A., Colombero, S., Panetta, D., Pavia, M., …Carnevale, G. (2025). An articulated skeleton of Eucyon monticinensis (Carnivora: Canidae) from the latest Miocene of Verduno (Italy). Zool. J. Linn. Soc., 203(4), zlaf016. doi: 10.1093/zoolinnean/zlaf016
Fonte: comunicato stampa dell’Università di Perugia