I cani possono classificare immagini complesse in categorie
Anche i cani (Canis lupus familiaris) sarebbero in grado di concepire e formulare concetti astratti: questo è l’esito di un esperimento condotto da ricercatori dell’Università di Vienna. In particolare, i migliori amici dell’uomo sarebbero in grado di riconoscere e classificare fotografie a colori complesse, ponendole in specifiche categorie, e traferire le nuove conoscenze in situazioni non ancora esperite. Per valutare […]
Anche i cani (Canis lupus familiaris) sarebbero in grado di concepire e formulare concetti astratti: questo è l’esito di un esperimento condotto da ricercatori dell’Università di Vienna. In particolare, i migliori amici dell’uomo sarebbero in grado di riconoscere e classificare fotografie a colori complesse, ponendole in specifiche categorie, e traferire le nuove conoscenze in situazioni non ancora esperite.
Per valutare le capacità dei cani di discriminare tra categorie, i ricercatori hanno mostrato a quattro esemplari alcune immagini di paesaggi e cani, che sono state proposte loro contemporaneamente su uno schermo tattile, in modo tale da eliminare una potenziale influenza umana nella decisione. Nella prima fase, quella di apprendimento, è stato fornito agli esemplari uno stimolo positivo, consistente in una ricompensa alimentare, quando selezionavano l’immagine del cane. Successivamente, i quattro cani sono stati sottoposti a due differenti test.
Nel primo, venivano proposti loro un’immagine di un cane completamente diverso da quello della fase di apprendimento e una di un paesaggio utilizzato precedentemente: in tutti i casi gli esemplari hanno selezionato la fotografia del cane, anche se non era loro familiare, dimostrando di essere in grado di trasferire una conoscenza acquisita in precedenza in una nuova situazione con stimoli visivi differenti. Nel secondo test, invece, è stato proposto uno stimolo contradittorio, consistente nell’immagine di un cane proiettata su uno sfondo di un paesaggio noto, in cui si sommano, dunque, uno stimolo positivo ed uno negativo. In questo caso, i cani hanno dovuto scegliere tra questa immagine contradditoria ed una raffigurante un paesaggio non familiare. In tutti i casi gli individui impegnati nell’esperimento hanno selezionato l’immagine contenente lo stimolo positivo rappresentato dal cane.
Questi risultati, pubblicati sulla rivista Animal Cognition, indicano che i cani potrebbero essere in grado di formare i concetti nella loro mente.
Andrea Romano
La foto è di Andrea Romano
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.