I cebi striati usano strumenti in pietra da cento generazioni
Un nuovo studio, che combina l’osservazione del comportamento con procedure di scavo, ha stabilito che queste scimmie sudamericane si servono da secoli di utensili per aprire le noci di anacardo
Insieme agli umani, vi sono diversi altri primati che usano strumenti come pietre e bastoncini, specialmente per procacciarsi il cibo. Tra questi, si è stabilito che gli scimpanzé occidentale (Pan troglodytes verus) della Costa d’Avorio fanno impiego di utensili da migliaia di anni e che i macachi cinomolghi (Macaca fascicularis aurea) si servono di pietre per aprire i gusci dei molluschi da cui si nutrono da almeno sessant’anni.
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Current Biology aggiunge ora un altro importante tassello all’archeologia dei primati. È stato osservato che i cebi striati (Sapajus libidinosus) nel Parco Nazionale di Serra de Capivara, in Brasile, usano abitualmente un sistema portatile dove sono state assemblate una pietra con funzione di martello e una con funzione di incudine per rompere i gusci di alcuni semi, ma soprattutto delle noci di anacardo.
I cebi tendono ad accumulare questi strumenti in siti specifici, alla base degli alberi di anacardo. Il gruppo di ricerca, guidato dall’esperto di archeologia dei primati Michael Haslam, ha scavato in un’area di 35 metri quadri fino a una profondità massima di circa 70 centimetri nella località di Caju Baixão de Pedra Furada, recuperando una settantina di strumenti. Vicino a quel sito, ad una distanza di 25 metri, si trova l’alveo di un torrente da cui i cebi prelevano le pietre dopo averle selezionate.
Le pietre usate dai cebi sono state identificate da residui scuri di anacardo sulla loro superficie (analizzati con tecniche di gascromatografia e spettrometria di massa), dai tipici segni d’uso, dalla densità di altre pietre simili e dalle loro dimensioni, significativamente maggiori rispetto a quelle delle pietre circostanti. Si è scoperto infatti che le pietre usate come martello sono in media quattro volte più pesanti rispetto ai sassi naturali situati nei paraggi, e che le pietre usate come incudine sono a loro volta quattro volte più pesanti di quelle usate come martello. Inoltre, i cebi tendono a selezionare pietre lisce di quarzite per i martelli e rocce di arenaria di forma tabulare per le incudini.
La datazione al radiocarbonio, effettuata sul carbone vegetale presente nei vari strati dello scavo, ha permesso di stimare che le pietre rinvenute nello strato più profondo risalgono a circa 600-700 anni fa, corrispondenti a un centinaio di generazioni di cebi. Nel sito non sono state trovate tracce di attività umana, né di altri primati, confermando così che si tratta di utensili usati esclusivamente dai cebi striati.
Un risultato interessante è che gli strumenti rinvenuti in ogni strato non differiscono in modo rilevante da quelli usati attualmente, evidenziando un approccio conservativo nella trasmissione delle abilità tecnologiche fra le generazioni di cebi.
Riferimenti:
Michael Haslam et al. 2016. Pre-Columbian monkey tools. Current Biology 26 (13): pp. R521 – R522; doi: 10.1016/j.cub.2016.05.046
Immagine di Bart van Dorp – Flickr, CC BY 2.0