I più antichi ornamenti dell’uomo moderno

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La scoperta di alcuni gusci di molluschi perforati e utilizzati per la fabbricazione di collane, risalenti a circa 82.000 anni fa, ha mostrato che l’utilizzo di ornamenti nella nostra specie è un fenomeno più antico di quanto si pensasse. Questi reperti, rinvenuti nella Grotta dei Piccioni di Taforalt, nel Marocco nord-orientale, rappresentano infatti la forma di ornamento più antica del […]

La scoperta di alcuni gusci di molluschi perforati e utilizzati per la fabbricazione di collane, risalenti a circa 82.000 anni fa, ha mostrato che l’utilizzo di ornamenti nella nostra specie è un fenomeno più antico di quanto si pensasse. Questi reperti, rinvenuti nella Grotta dei Piccioni di Taforalt, nel Marocco nord-orientale, rappresentano infatti la forma di ornamento più antica del mondo.

Insieme allo sviluppo delle arti figurative e alla sepoltura dei defunti, l’uso di ornamenti è stato sempre considerato uno dei  passaggi fondamentali nel rpocesso di acquisizione di pensieri simbolici e delle moderne abilità cognitive umane. Per questo motivo, tale scoperta potrebbe aiutare la comprensione dell’evoluzione culturale nell’uomo moderno.

Il ritrovamento è stato effettuato da ricercatori del CNRS in una zona già molto conosciuta per la presenza di numerose tracce di attività ed insediamenti umani, dove sono stati rinvenuti molti utensili e resti di animali; consiste in 13 gusci di conchiglia, appartenenti alla specie Nassarius gibbosulus, deliberatatmente perforati e utilizzati per il confezionamento di una collana. Alcune di essi sono anche ricoperti con un sottile strato di colore rosso.

Lo studio, condotto da Abdeljalil Bouzouggar dell’ Institut National des Sciences de l’Archéoloqie et du Patrimoine e Nick Barton dell’University of Oxford e pubblicato sulla rivista PNAS, ha fatto luce su alcuni importanti temi legati alle origini dell’evoluzione della cultura nelle popolazioni umane preistoriche. Infatti, considerando la distanza di circa 40 Km tra la costa mediterranea e l’insediamento della Grotta dei Piccioni, gli autori sostengono che i fabbricatori degli ornamenti abbiano percorso una tale distanza selezionando e trasportato solo le conchiglie adatte, tutte appartenenti alla medesima specie, per farne un uso simbolico. Queste poi sarebbero state lavorate e colorate per poter essere indossate.

Inoltre, queste conchiglie presentano lo stesso tipo di perforazione di molti altre rinvenute in numerosi siti situati intorno al bacino del Mediterraneo, dall’ Israele all’Algeria, ad indicare la possibile presenza di una comune tradizione culturale tra le diverse popolazioni umane che abitavano la regione.

La scoperta indica, almeno fino ad ulteriori testimonianze contrarie, che i primi uomini ad evolvere comportamenti simbolici sono vissuti in Africa e non, come si pensava, in Europa o in Medio Oriente.

La foto è tratta da Wikipedia.

Andrea Romano