Il Darwin Day della rivista bimestrale Darwin a Roma
L’alba dell’uomo
Dagli studi sulle origini nasce un ritratto inedito dell’uomo moderno
Roma
Audito…
L’evoluzione della nostra specie
e delle sue spiccate capacità cognitive
è un tema classico, divenuto in questi anni
ricerca di frontiera grazie a due discipline
innovative come la paleogenomica
e l’archeologia del pensiero simbolico. L’avvio
del sequenziamento del genoma di Neandertal
da un lato, e i nuovi ritrovamenti archeologici
dall’altro, promettono di rispondere
a domande vecchie di decenni: quali mutazioni
ci hanno reso uomini moderni? I nostri antenati
si sono incrociati con i neandertaliani,
e conserviamo loro tracce nel nostro genoma?
Dove e quando sono sbocciati i comportamenti
umani moderni? E la «mente moderna»
è davvero esclusiva di Homo sapiens?
PROGRAMMA
Chairman
Alberto Oliverio | Università La Sapienza, Roma
Francesco d’Errico | CNRS, Francia
La nascita della cultura
Da che epoca l’uomo ha acquisito il linguaggio, l’uso
di simboli, l’arte, la religione? Il classico modello secondo
cui la modernità culturale sarebbe sorta
in Europa con la nostra specie entra in crisi con
gli ultimi ritrovamenti. E anche i neandertaliani, sotto
questo aspetto, non erano molto diversi da noi.
Richard E. Green | Max-Planck Institute, Lipsia
Il genoma proibito
L’analisi del DNA nucleare di Neandertal, pochi anni fa
irrealizzabile, è alla portata delle tecnologie odierne.
Il primo milione di basi è già stato decifrato ed
è all’orizzonte il sequenziamento dell’intero genoma,
un’opportunità unica per individuare le mutazioni
che ci hanno reso uomini moderni.
Carles Lalueza Fox | Università di Barcellona
Un’evoluzione complessa
Il DNA mitocondriale continua a fare luce sull’evoluzione
e sulla demografia di Neandertal.
Le sequenze ricavate dal sito spagnolo El Sidrón hanno
chiarito aspetti come il ruolo dei rifugi glaciali
e gli effetti del crollo demografico, delineando
una storia evolutiva anche più complessa della nostra.
Guido Barbujani | Università di Ferrara
Due famiglie distinte
Le simulazioni al computer permettono di verificare
se individui moderni siano o meno discendenti
di popolazioni antiche su cui si hanno dati genetici. Questi
modelli mostrano che i Neandertal appartengono a una
linea di discendenza distinta dai Cro-magnon
e da noi umani anatomicamente moderni.
e delle sue spiccate capacità cognitive
è un tema classico, divenuto in questi anni
ricerca di frontiera grazie a due discipline
innovative come la paleogenomica
e l’archeologia del pensiero simbolico. L’avvio
del sequenziamento del genoma di Neandertal
da un lato, e i nuovi ritrovamenti archeologici
dall’altro, promettono di rispondere
a domande vecchie di decenni: quali mutazioni
ci hanno reso uomini moderni? I nostri antenati
si sono incrociati con i neandertaliani,
e conserviamo loro tracce nel nostro genoma?
Dove e quando sono sbocciati i comportamenti
umani moderni? E la «mente moderna»
è davvero esclusiva di Homo sapiens?
PROGRAMMA
Chairman
Alberto Oliverio | Università La Sapienza, Roma
Francesco d’Errico | CNRS, Francia
La nascita della cultura
Da che epoca l’uomo ha acquisito il linguaggio, l’uso
di simboli, l’arte, la religione? Il classico modello secondo
cui la modernità culturale sarebbe sorta
in Europa con la nostra specie entra in crisi con
gli ultimi ritrovamenti. E anche i neandertaliani, sotto
questo aspetto, non erano molto diversi da noi.
Richard E. Green | Max-Planck Institute, Lipsia
Il genoma proibito
L’analisi del DNA nucleare di Neandertal, pochi anni fa
irrealizzabile, è alla portata delle tecnologie odierne.
Il primo milione di basi è già stato decifrato ed
è all’orizzonte il sequenziamento dell’intero genoma,
un’opportunità unica per individuare le mutazioni
che ci hanno reso uomini moderni.
Carles Lalueza Fox | Università di Barcellona
Un’evoluzione complessa
Il DNA mitocondriale continua a fare luce sull’evoluzione
e sulla demografia di Neandertal.
Le sequenze ricavate dal sito spagnolo El Sidrón hanno
chiarito aspetti come il ruolo dei rifugi glaciali
e gli effetti del crollo demografico, delineando
una storia evolutiva anche più complessa della nostra.
Guido Barbujani | Università di Ferrara
Due famiglie distinte
Le simulazioni al computer permettono di verificare
se individui moderni siano o meno discendenti
di popolazioni antiche su cui si hanno dati genetici. Questi
modelli mostrano che i Neandertal appartengono a una
linea di discendenza distinta dai Cro-magnon
e da noi umani anatomicamente moderni.