Il delfino “sdentato” del South Carolina

ricostruzione Inermorostrum

Scoperti i resti di una nuova specie di delfino estinto lungo la costa del South Carolina (USA)

Si tratta di Inermorostrum xenops, un delfino di piccole dimensioni vissuto nell’epoca geologica dell’Oligocene, tra circa 30 e 28 milioni di anni fa, di cui recentemente è stato scoperto un cranio incompleto nei pressi del fiume Wando a Charleston, lungo le coste del South Carolina.

Dall’analisi dei reperti emerge che questa specie è stata   tra i primi cetacei odontoceti a nutrirsi esclusivamente per suzione, ovvero creando una pressione negativa nella cavità orale per poter risucchiare le prede. Infatti, lo studio dei fossili di I. xenops ha rivelato che quest’antico delfino possedeva il muso più corto di tutti i cetacei fino ad ora noti, a causa di un’elevata riduzione dell’osso mascellare. Inoltre, a differenza della maggior parte degli altri odontoceti, era completamente privo di denti. Da questa particolarità deriva anche il suo nome scientifico che significa appunto “muso privo di difese”. La parte rostrale del cranio presenta molti forami, deputati al passaggio dei vasi sanguigni e dei nervi, che hanno fatto ipotizzare che questa specie fosse dotata di tessuti molli molto estesi, tra cui labbra carnose grazie alle quali sarebbe riuscito ad “aspirare” pesci, calamari e altri invertebrati presenti nel fondale marino.

Come pubblicato in un articolo sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, i ritrovamenti di questa specie hanno fornito nuovi indizi sull’evoluzione della dieta dei cetacei. Queste informazioni si sono aggiunte a quelle già precedentemente acquisite con la scoperta dei resti di un altro cetaceo preistorico convissuto con I. xenops, chiamato Coronodon havensteini (Pikaia ne ha parlato qui e qui).

Nel complesso, questi ritrovamenti suggeriscono che nei cetacei vissuti tra l’Oligocene e il Miocene (da circa 35 a 20 milioni di anni fa) si siano originati rostri di dimensioni molto diverse (da quello molto corto di I. xenops, a quello assai lungo di C. havensteini) in tempi piuttosto rapidi. Ciò rappresenta la conseguenza di una radiazione adattiva, ossia una rapida diversificazione di nuove specie, avvenuta all’inizio dell’Oligocene probabilmente a causa di un incremento della produttività degli oceani. Questo impulso evolutivo ha originato molteplici novità morfologiche, associate a loro volta a diverse specializzazioni alimentari, che si osservano tuttora nei cetacei odierni.

Infine, le particolari modalità di assunzione del cibo di I. xenops hanno anche permesso di arricchire la nostra conoscenza sulla variabilità delle specie presenti in South Carolina verso la fine del Paleogene e sulle loro relazioni con l’ambiente circostante, restituendoci così una ricostruzione più dettagliata di un’area che rappresenta una delle poche testimonianze al mondo dell’evoluzione di questi mammiferi marini.

Attualmente I. xenops è esposto nel Mace Brown Museum of Natural History di Charleston, in stretta associazione con il suo vicino di habitat C. havensteini.


Riferimento:
Boessenecker R. W., Fraser D., Churchill M., Geisler J. H., 2017. A toothless dwarf dolphin (Odontoceti: Xenorophidae) points to explosive feeding diversification of modern whales (Neoceti). Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences 284 (1861): 20170531 DOI: 10.1098/rspb.2017.0531

Credit image: Robert Boessenecker