Il make-up dei fenicotteri
Uno degli aspetti che rende i fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) animali così affascinanti è proprio la loro colorazione, quasi unica tra i vertebrati. Da dove viene il colore rosa sgargiante delle penne di questi straordinari uccelli? Dai carotenoidi, molecole che i vertebrati non hanno modo di sintetizzare ex novo e che devono essere assunte mediante la dieta. E così, dato […]
Uno degli aspetti che rende i fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) animali così affascinanti è proprio la loro colorazione, quasi unica tra i vertebrati. Da dove viene il colore rosa sgargiante delle penne di questi straordinari uccelli? Dai carotenoidi, molecole che i vertebrati non hanno modo di sintetizzare ex novo e che devono essere assunte mediante la dieta. E così, dato che queste sostanze si ritrovano molto comunemente nei piccoli crostacei di cui i fenicotteri di nutrono, ne conferiscono il tipico colore andando a depositarsi nei tessuti molli.
Questo è quanto si sapeva ieri, prima di un’interessante scoperta, operata da un gruppo di ricercatori spagnoli del Consejo Superior de Investigaciones Científicas e pubblicata sulla rivista Behavioral Ecology and Sociobiology. Infatti, alla spiegazione ‘classica’ ne andrebbe affiancata un’altra molto più singolare: i fenicotteri si truccano. O meglio, i fenicotteri si spalmano una sostanza oleosa secreta dalla ghiandola dell’uropigio (unica degli uccelli) contenente carotenoidi, rendendo così il proprio piumaggio molto più colorato. Questa attività, detta preening, è comune a tutti gli uccelli e viene compiuta per conservare le penne in buono stato. Nei fenicotteri avrebbe dunque assunto anche la funzione di colorare le penne e rendere il proprio piumaggio molto più appariscente.
Infatti, all’aumentare della quantità di carotenoidi contenuta nell’uropigio aumenta anche l’intensità del colore rosa delle penne. Il fatto più interessante, però, è che la cosmesi del piumaggio aumenta considerevolmente in prossimità della stagione degli accoppiamenti, ad indicare come questa attività sia legata alla possibilità di accesso ad un partner riproduttivo. Gli individui più rosa, infatti, iniziano a nidificare prima di quelli più sbiaditi, prova di come il colore del piumaggio, e dunque la cosmesi che c’è alla base, sia considerato un segnale di qualità in questa specie. Nella biologia degli uccelli, infatti, la data precoce di riproduzione è considerata un indicatore attendibile del successo riproduttivo individuale, anche nelle specie che, come il fenicottero rosa, depongono una sola covata nel corso della stagione riproduttiva.
Ora, concludono i ricercatori, saranno necessarie future ricerche per valutare se questa pratica è diffusa anche in altre specie di uccelli, in particolare in quelle in cui la scelta sessuale è in gran parte determinata dalle colorazioni del piumaggio.
Riferimenti:
Juan A. Amat, Miguel A. Rendón1, Juan Garrido-Fernández, Araceli Garrido, Manuel Rendón-Martos, Antonio Pérez-Gálvez. Greater flamingos Phoenicopterus roseus use uropygial secretions as make-up. Behavioral Ecology and Sociobiology. DOI: 10.1007/s00265-010-1068-z
Immagine: Wikimedia Commons
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.