Il mite bonobo killer di scimmie
Bonobo (Pan paniscus) e scimpanzè (Pan troglodytes) sono noti cacciare e consumare varie tipologie di mammiferi: se da un lato, gli scimpanzè sono stati osservati di frequente intraprendere battute di caccia in gruppo nel tentativo di predare altri primati arboricoli (Senza i maschi non si mangia carne, da Pikaia del 26/02/2008), dall’altro si credeva che la dieta carnivora dei bonobo […]
Bonobo (Pan paniscus) e scimpanzè (Pan troglodytes) sono noti cacciare e consumare varie tipologie di mammiferi: se da un lato, gli scimpanzè sono stati osservati di frequente intraprendere battute di caccia in gruppo nel tentativo di predare altri primati arboricoli (Senza i maschi non si mangia carne, da Pikaia del 26/02/2008), dall’altro si credeva che la dieta carnivora dei bonobo fosse prevalentemente a base di piccoli ungulati e roditori. Questa differenza osservata è spesso stata motivata chiamando in causa alcuni aspetti differenti della socialità e dell’indole di queste scimmie antropomorfe (Aggressività o cooperazione? da Pikaia del 09/03/2007).
Gli scimpanzè, infatti, vivono in gruppi complessi con una gerarchia ben stabilita, determinata da interazioni aggressive, e dominata da individui di sesso maschile. Anche le attività di caccia sono state viste come un comportamento legato a questo aspetto della loro organizzazione sociale. I più pacifici bonobo sono invece conosciuti per essere una specie cooperativa, i cui gruppi sociali sono soliti praticare diffusamente il sesso per mantenere la coesione interna. La mancanza di attività di caccia nei confronti di altri primati è stata spesso vista come espressione di un basso livello di aggressività e di assenza di dominanza maschile.
Queste considerazioni dovranno essere rivedute, in quanto un gruppo di ricercatori del Max-Planck-Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia ha osservato per la prima volta un comportamento di caccia cooperativa dei bonobo nei confronti di altri primati. In verità, era già noto che questa specie potesse saltuariamente nutrirsi di piccole scimmie, in quanto sono stati ritrovati residui di altri primati all’interno delle feci di bonobo, ma si pensava che queste non fossero cacciate attivamente, bensì sottratte ad altri predatori o rinvenute nella foresta.
Le battute di caccia, che vengono intraprese sempre durante le ore diurne da individui di entrambi i sessi, sono state documentate nel Salonga National Park della Repubblica Democratica del Congo. Nel complesso, sulle pagine di Current Biology, i ricercatori riportano cinque tentativi di caccia, di cui tre andati a buon fine. Inoltre, viene sottolineato come dal silenzio tipico delle fasi di caccia, i bonobo abbiano poi iniziano una fase di acute vocalizzazioni subito dopo la cattura e durante il consumo della preda, che viene spartita tra i diversi membri del gruppo. In particolare, l’individuo responsabile della cattura porge agli altri una porzione di carne in risposta alle loro richieste.
Sebbene questo comportamento di caccia attiva sia poco diffuso, questa scoperta ha svelato un aspetto sconosciuto della biologia dei bonobo. Futuri studi stabiliranno se ci sia una relazione tra questa attività di caccia verso altri primati e la presenza di determinate condizioni ambientali, che possono ridurre la disponibilità di risorse alimentari, in particolare l’abbondanza di altri mammiferi.
Andrea Romano
Riferimenti:
Martin Surbeck and Gottfried Hohmann. Primate hunting by bonobos at LuiKotale, Salonga National Park. Current Biology, Vol 18, R906-R907, 14 October 2008
Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons
Ecologo e docente di Etologia e Comportamento Animale presso il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Ha scritto di animali ed evoluzione su Le Scienze, Mente e Cervello, Oggiscienza e Focus D&R . Collabora con Pikaia, di cui è stato caporedattore dal lontano 2007 al 2020.