Il mosasauro mascellone

image 8881e Gnathomortis stadtmani

È stata da poco descritta una nuova specie, e genere, di mosasauro proveniente dal Nord America. Dotato di mandibole molto grandi e potenti, il grande predatore è stato nominato Gnathomortis, cioè mandibole della morte

Una nuova specie di mosasauro, unica appartenente ad un genere contemporaneamente identificato, è stata da poco descritta. Gnathomortis stadtmani è il nome dato a questo antico predatore marino, vissuto nei mari del Cretaceo superiore nord americano, tra 81 e 79 milioni di anni fa. Le caratteristiche della nuova specie sono state pubblicate in questo articolo su Journal of Vertebrate Paleontology

I primi resti parziali di scheletro e cranio di Gnathomortis sono stati scoperti già nel 1975 a Delta County, Colorado occidentale, nel contesto geologico della Mancos Shale. Questa è una formazione geologica formatasi nel Cretaceo superiore, quando un braccio di mare interno tagliò a metà il Nord America, e in Colorado occidentale arriva a uno spessore di oltre 1.200 metri. Dopo la scoperta passano più di 20 anni prima che i resti fossili vengano assegnati, nel 1999, al genere Prognathodon, e nominati P. stadtmani.

La scoperta di nuovi resti, appartenenti all’esemplare fossile già scoperto nel ‘75, in particolare porzioni di calotta cranica, scatola cranica e mandibola, ha portato a una nuova analisi della specie e la sua rivalutazione. È stato determinato che non solo l’esemplare non appartiene al genere Prognathodon, ma che non gli è neppure strettamente imparentato.

Molto importante è stata l’analisi dell’osso quadrato, un elemento dell’articolazione della mandibola che forma anche parte del canale uditivo. Si tratta di una porzione del cranio molto diagnostica ed estremamente utile per determinare una specie. In Gnathomortis quest’osso ha caratteristiche intermedie tra mosasauridi precedenti e successivi, in particolare tra il genere Clidastes, più antico, e Prognathodon e Globidens, più recenti di alcuni milioni di anni.

Sono presenti anche altre caratteristiche interessanti, come la depressione presente sul lato esterno della mandibola. Questa doveva essere usata per l’inserzione di grandi e potenti muscoli masticatori, e quindi indicativa di un morso potentissimo.

Le mandibole di Gnathomortis, lunghe 1,2 metri, sono l’ispirazione per il nome generico di questa specie. Gnathomortis infatti, da un mix di termini greci e latini, vuol dire “mandibole della morte”. È inoltre il primo mosasauride conosciuto ad avere un cranio lungo più di 1 metro. Le forme precedenti, come il già citato Clidastes, erano di dimensioni molto inferiori.

Gnathomortis è il primo mosasauro conosciuto ad aver raggiunto dimensioni veramente ragguardevoli, e la sua scoperta suggerisce grande potenziale nello studio della formazione Mancos Shale.


Riferimenti:
Joshua R. Lively. Redescription and phylogenetic assessment of ‘Prognathodon’ stadtmani: implications for Globidensini monophyly and character homology in Mosasaurinae. Journal of Vertebrate Paleontology, published online September 23, 2020; doi: 10.1080/02724634.2020.1784183   Immagine: Image credit: BYU.