Il primo scorpione triassico italiano

Studiato al Museo di storia naturale di Milano, il fossile è l’esemplare di una nuova specie, ha 240 milioni di anni e viveva in Lombardia ancora prima dei dinosauri
“Le mie congratulazioni al team di ricerca per l’importante scoperta, che conferma l’identità dei musei civici milanesi come importanti centri di ricerca scientifica e artistica – ha affermato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –, e in particolare il Museo di Storia Naturale, oltre a un team di conservatori competenti e appassionati, ha diversi laboratori tecnici per lo studio e la conservazione delle ricche collezioni museali, che consentono non solo la loro valorizzazione ma anche un continuo lavoro di analisi e ricerca. Un impegno costante che fa del Museo un organismo vivo e in costante evoluzione, e che la comunità dimostra di apprezzare moltissimo dal momento che continua ad essere uno dei musei più visitati della città”.

Ecco la nuova specie di scorpione fossile: Protobuthus ziliolii che ha ben 240 milioni di anni! È il più antico scorpione trovato in Italia. Foto e disegno di Gabriele Bindellini & Marco Viaretti, © Museo di Storia Naturale di Milano.
“Il fossile è il corpo stesso dello scorpione e non una semplice exuvia, cioè non è l’esoscheletro vuoto, che gli artropodi abbandonano più volte crescendo nel corso della loro vita, e che ha dunque più possibilità di fossilizzare rispetto al corpo originale”. Spiega Viaretti. “È proprio il corpo originale, che ha conservato l’ornamentazione carenata, che ci ha permesso di distinguerlo dagli altri Protobuthus e di stabilire che si trattava di una specie ancora sconosciuta”.

Da sinistra a destra: Cristiano Dal Sasso, Marco Viaretti (con in mano lo scorpione nella roccia) e Gabriele Bindellini. I tre paleontologi hanno studiato il fossile, scoperto a Besano (Varese) e ora pubblicato su una rivista scientifica internazionale. © Museo di Storia Naturale di Milano.
Il fossile è stato estratto dagli strati superiori del giacimento di Besano, in provincia di Varese. in provincia di Varese, uno tra i più importanti giacimenti fossiliferi al mondo del Triassico Medio, epoca geologica compresa tra 247 e 237 milioni di anni fa. I fossili di Monte San Giorgio, noti per la loro varietà e per l’eccezionale stato di conservazione, sono stati portati alla luce e analizzati a partire dal 1850 da paleontologi svizzeri e italiani.
“Quei sedimenti dunque confermano di essersi depositati in acque basse, non lontano dalla riva da cui proveniva la carcassa dello scorpione”, afferma Bindellini. “I sedimenti sottostanti, invece, si formarono in tempi precedenti, quando quel bacino era molto più profondo. E infatti contengono pesci di mare aperto e rettili tipicamente marini, come gli ittiosauri che hanno reso famoso nel mondo il giacimento di Besano-Monte San Giorgio”, conclude Dal Sasso.
Il reperto non è stato ancora esposto al pubblico, ma farà certamente parte di un nuovo percorso dedicato ai fossili lombardi, che sarà allestito nei prossimi anni al piano terra del Museo di Storia Naturale di Milano.
Riferimenti:
Viaretti, M., Bindellini, G., & Dal Sasso, C. (2023). A new Mesozoic scorpion from the Besano Formation (Middle Triassic, Monte San Giorgio UNESCO WHL), Italy. PalZ, 1–13. doi: 10.1007/s12542-023-00659-5
Immagine in apertura: Ricostruzione di Protobuthus ziliolii, realizzata da Gabriele Bindellini.
Fonte: Comunicato Stampa