In Adattamenti meravigliosi un neurofisiologo racconta con uno stile unico gli incredibili animali che ha studiato

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Pikaia ha letto per voi Adattamenti meravigliosi: sette irresistibili misteri dell’evoluzione di Kenneth Catania

  • autore Kenneth Catania
  • traduttore G. Cernuschi
  • collana Nuovi Saggi Bollati Boringhieri, 68
  • editore Bollati Boringhieri
  • pagine 258
  • pubblicazione 2021

“Noi animali siamo le macchine più complicate e più perfettamente disegnate dell’universo noto. Se la mettiamo così, è difficile capire perché qualcuno studi qualcos’altro” scriveva Richard Dawkins ne Il gene egoista 45 anni fa. Quando ho letto questa frase la prima volta me la sono sentita risuonare dentro immediatamente come il senso profondo del lavoro che mi ero scelto. E potrebbe essere un magnifico riassunto di Adattamenti meravigliosi.

Che cosa distingue questo libro rispetto ai tanti di storie naturali che appaiono ormai con cadenza regolare anche in Italia? La magnifica capacità dell’autore, Kenneth Catania, di “tirarci dentro” alla narrazione partendo da episodi personali. Per esempio, la talpa dal muso stellato è un animale particolare e meraviglioso di per sé, ma Catania ce la fa conoscere quando l’ha incontrata da ragazzo, poi ci descrive come, con una serie di colpi di fortuna e un’incredibile pervicacia, riesce a farne il centro di una sua ricerca professionale.

Lo stesso succede con gli altri strani animali che l’autore ha incontrato nella sua vita: serpenti dai tentacoli, lombrichi, toporagni, anguille elettriche. Catania è un neurofisiologo, e le loro storie sono accomunate dall’interesse dell’autore per la percezione, ma sono sempre raccontate a partire dalla sua esperienza e intrecciate alla sua vita professionale. Il tutto con quel magnifico stile che caratterizza la grande divulgazione, capace di parlare di cose alte con il linguaggio di tuti i giorni.

Così, quando si pone dei problemi sul funzionamento delle anguille elettriche (anni fa Pikaia aveva parlato delle sue ricerche), si rivolge ad un suo amico poliziotto per farsi spiegare tutto sui taser:
 

“Aveva taser di diversi modelli, una collezione elettrizzante. Meglio ancora (almeno per me) durante il suo addestramento era stato taserato abbastanza spesso per potermi raccontare cosa si prova.”


Ho sempre pensato che la neurofisiologia comparata sia la parte più ostica e meno “divulgabile” della zoologia. Be’, la ricerca di Catania sulla percezione, con tutte le incertezze, le deviazioni, i cambi di fronte ci fa entrare nella quotidianità di questa disciplina. L’autore del resto si preoccupa non solo di ottenere risultati scientifici, ma anche di saperli raccontare, prima di tutto ai suoi studenti.


Nel capitolo finale – dedicato a quel “film dell’orrore” che è la relazione fra la vespa gioiello parassitoide Ampulex compressa e lo scarafaggio Periplaneta americana – Kenneth Catania dedica tre pagine a raccontare come, con grande dispendio di soldi e di energie, abbia appunto realizzato un corto in stile horror sulla sadica relazione fra le due specie, da mostrare agli studenti nel giorno  di Halloween.
Purtroppo il film non è disponibile in rete, ma gli esperimenti cruciali e le immagini del libro sono accompagnati da rinvii QR code a materiale aggiuntivo.

Insomma: se volete immergervi nella moderna ricerca in zoologia, se volete vedere cosa significa essere uno scienziato creativo, che naviga a 360 gradi per risolvere i problemi, e che usa strumenti che vanno dall’embriologia all’etologia, dalla microscopia elettronica alla fisiologia, questo è il vostro libro!