Indovinate dove sono citati questi brevi brani

In quale romanzo si osa sostenere tali “astrusi concetti”? Riporterò la risposta del lettore sotto il messaggio. Se il lettore desidera essere citato (nome e cognome) riporti il consenso nel messaggio altrimenti riportero’ soltanto la referenza del libro. Naturalmente siete tutti invitati a inviare altri brani che potremo pubblicare su Pikaia (sempre riguardanti l’evoluzione e provenienti da romanzi). Rispondere all’email […]

In quale romanzo si osa sostenere tali “astrusi concetti”? Riporterò la risposta del lettore sotto il messaggio. Se il lettore desidera essere citato (nome e cognome) riporti il consenso nel messaggio altrimenti riportero’ soltanto la referenza del libro. Naturalmente siete tutti invitati a inviare altri brani che potremo pubblicare su Pikaia (sempre riguardanti l’evoluzione e provenienti da romanzi). Rispondere all’email pacoccianospam@libero.it (nella risposta eliminare la stringa “nospam”). Ecco i primi brani, tutti provenienti da un unico romanzo!!!! Non siamo l’ineluttabile risultato di un processo superiore di sviluppo della natura….. L’uomo è un prodotto del caso. Siamo il risultato di un fortuito accidente cosmico, avvenuto quando un gigantesco meteorite ha colpito la Terra e ha fatto estinguere i dinosauri. Probabilmente, senza quell’incidente, oggi la Terra sarebbe popolata da sauridi intelligenti o da un qualsiasi altro animale. Ci siamo sviluppati a causa di vantaggi naturali non per consequenzialità logica. Da quando il Cambriano ha prodotto i primi organismi pluricellulari, tra i milioni di sviluppi possibili forse ce n’era solo uno che prevedeva l’uomo. Affronti la realtà: noi siamo solo un piccolo gruppo delle specie dei mammiferi che di certo non é ancora stato registrato dall’evoluzione come un successo. I mammiferi coronati da successo sono i pipistrelli, i topi e le antilopi. Noi non rappresentiamo l’ultima parte vincente della storia della Terra, ma siamo solo ma specie fra le tante. In natura, non c’é un trend verso un’epoca che faccia da coronamento a tutte le altre, c’é solo la selezione. Il tempo potrebbe registrare un provvisorio aumento della complessità fisica e spirituale di una specie di questo pianeta ma, da un punto di vista generale, non si tratta di un trend e tantomeno di un progresso. In generale, la vita non mostra nessun impulso in direzione del progresso. Aggiunge all’ecosistema un elemento complesso e intanto conserva inalterata da tre miliardi di anni la forma dei batteri. La vita non ha nessun motivo per voler migliorare qualcosa. Se esiste un Dio ed è un Dio intelligente, ha strutturato le cose come le ho descritte. Quindi noi non siamo il suo capolavoro, bensì una variante che sopravvivrà finché sarà consapevole del proprio ruolo di variante.