Jurassic Park sembra più vicino…
E’ stata annunciata la sensazionale scoperta di tessuti molli nelle ossa fossilizzate di un T rex che getta nuove luci e nuove ombre sui processi di fossilizzazione. Ed anche Jurassic Park sembra più vicino… La scoperta della dottoressa Mary Schweitzer e di Jennifer Wittmeyer, paleontologa e tecnico di laboratorio all’Università Statale del Nord Carolina, in collaborazione con il Museo di […]
E’ stata annunciata la sensazionale scoperta di tessuti molli nelle ossa fossilizzate di un T rex che getta nuove luci e nuove ombre sui processi di fossilizzazione. Ed anche Jurassic Park sembra più vicino… La scoperta della dottoressa Mary Schweitzer e di Jennifer Wittmeyer, paleontologa e tecnico di laboratorio all’Università Statale del Nord Carolina, in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali dello steso stato, sta sconvolgendo il mondo della paleontologia: per la prima volta sembrano essersi conservati tessuti molli all’interno di ossa fossilizzate di dinosauri. Dal femore di un Tyrannosaurus rex di 68 milioni di anni fa le due studiose sembra siano riuscite ad isolare tessuti molli ben preservati, tuttora trasparenti e osservabili al microscopio. La sorpresa maggiore si è avuta durante l’osservazione microscopica: vasi sanguinei e probabili cellule sembrano ancora presenti. Inoltre sono riuscite a “ripetere” il miracolo su di un Adrosauro, dinosauro di 80 milioni di anni fa, e su altri due Tirannosauri di 65 milioni di anni. Il processo di fossilizzazione sostituisce chimicamente la composizione dei vari tessuti. Finora si riteneva che solamente le parti più resistenti potessero fossilizzarsi in condizioni normali e che i resti organici non possano conservarsi per oltre 100.000 anni. Ma in questo caso si tratterebbe di decine di milioni di anni: pur essendo una scoperta molto stimolante, potrebbe tuttavia essere possibile che la sostituzione chimica sia avvenuta a livello molecolare mantenendo l’aspetto dei tessuti originari, ma non la composizione chimica. La scoperta di Schweitzer e Wittmeyer potrebbe costringere il mondo paleontologico a rivedere il processo di fossilizzazione: grazie alle possibilità offerte dalle moderne tecnologie di ricerca anche le basi ormai consolidate della paleontologia si evolvono. E magari un giorno si potrà davvero costruire un Jurassic Park… Giulia Fontanesi Sito web: http://www.ncsu.edu/news/press_releases/05_03/075.htm http://www.naturalsciences.org/