La biodiversità delle isole Azzorre è on-line
L’arcipelago delle Azzorre rappresenta un’area di indubbio interesse naturalistico data l’elevata biodiversità che ne caratterizza le diverse isole. Già da tempo questo arcipelago era noto a zoologi e botanici, tanto che Charles Darwin, rispondendo a Francisco de Arruda Furtado (naturalista residente sull’isola di San Michel) lo definiva “uno splendido campo di osservazione” (vedi la traduzione del carteggio tra Darwin e […]
L’arcipelago delle Azzorre rappresenta un’area di indubbio interesse naturalistico data l’elevata biodiversità che ne caratterizza le diverse isole.
Già da tempo questo arcipelago era noto a zoologi e botanici, tanto che Charles Darwin, rispondendo a Francisco de Arruda Furtado (naturalista residente sull’isola di San Michel) lo definiva “uno splendido campo di osservazione” (vedi la traduzione del carteggio tra Darwin e Francisco de Arruda Furtado realizzata da Guido Chiesura).
Al tempo del carteggio (tra giugno e novembre del 1881) le conoscenze sulla biodiversità dell’arcipelago erano tuttavia ancora molto scarse tanto che Francisco de Arruda Furtado scriveva di essere “circondato da una natura così interessante e, bisogna dirlo, così incompletamente studiata”.
Oggi, la situazione è molto diversa non solo perchè si ha una ampia conoscenza della biodiversità che caratterizza le isole dell’arcipelago, ma anche perchè è oggi a disposizione il primo database sulla biodiversità delle isole dell’arcipelago delle Azzorre.
Il database, già on-line ed accessibile gratuitamente, è stato denominato “The Azorean Biodiversity Portal” e permette di accedere alla check-list aggiornata delle specie presenti sulle isole dell’arcipelago delle Azzorre (sia a livello di flora che di fauna) e di conoscere la distribuzione precisa e dettagliata di ciascuna specie.
Il portale è dotato di un semplice motore di ricerca per cui è possibile cercare le specie di interesse e vederne la distribuzione sulle isole oppure, in alternativa, è possibile accedere all’elenco delle specie che è stato suddiviso nelle sezioni “licheni e funghi”, “briofite”, “piante vascolari (tracheofite)”, “invertebrati marini”, “molluschi terrestri”, “artropodi” e “vertebrati”. In molti casi sono presenti anche le fotografie di esemplari delle diverse specie. Il portale è stato realizzato da diversi gruppi della University of the Azores che hanno collaborato a questo progetto.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare Isabel Amorim do Rosário presso l’Azorean Biodiversity Group, CITA-A Universidade dos Açores, Terra Chã 9701-851 Angra do Heroísmo Terceira, Açores Portugal.
Mauro Mandrioli
Proposta di lettura: per chi non lo avesse ancora fatto, vi consiglio la lettura della prima traduzione italiana, realizzata da Guido Chiesura, della corrispondenza intercorsa tra giugno e novembre del 1881 tra Charles Darwin e Francisco de Arruda Furtado, giovane naturalista originario delle Isole Azzorre.
Fonte immagine: The Azorean Biodiversity Portal
Biologo e genetista all’Università di Modena e Reggio Emilia, dove studia le basi molecolari dell’evoluzione biologica con particolare riferimento alla citogenetica e alla simbiosi. Insegna genetica generale, molecolare e microbica nei corsi di laurea in biologia e biotecnologie. Ha pubblicato più di centosessanta articoli su riviste nazionali internazionali e tenuto numerose conferenze nelle scuole. Nel 2020 ha pubblicato per Zanichelli il libro Nove miliardi a tavola- Droni, big data e genomica per l’agricoltura 4.0. Coordina il progetto More Books dedicato alla pubblicazione di articoli e libri relativi alla teoria dell’evoluzione tra fine Ottocento e inizio Novecento in Italia.