La Notte europea dei Ricercatori in Italia
Torna in tutta Europa il 27 settembre la Notte europea dei ricercatori: in Italia sono 9 i progetti sostenuti dalla Commissione europea, grazie ai quali la ricerca e i ricercatori incontrano nelle città centinaia di migliaia di persone di ogni età
In tutta Europa, migliaia di ricercatori incontrano nelle strade, nelle piazze e nei siti del patrimonio culturale, nelle università e nei laboratori dei principali istituti di ricerca centinaia di migliaia di persone di ogni età. La Notte europea dei Ricercatori, promossa dalla Commissione europea a partire dal 2005, ha l’obiettivo di alimentare il dialogo tra cittadini e ricercatori per far conoscere il ruolo e il valore della ricerca nella società e per il futuro. È l’Italia il paese nel quale la Notte europea dei Ricercatori ha una dimensione più diffusa e varia: negli anni, l’iniziativa si è affermata come un’occasione unica per approfondire i temi più attuali della ricerca a fianco degli “addetti ai lavori” di ogni ambito.
La Notte ha assunto negli anni una popolarità crescente tra il grande pubblico, al punto da superare il milione di visitatori in una notte in tutta Europa. L’ultima selezione dei progetti sostenuti dalla Commissione europea per il 2018 e 2019, svoltasi nel marzo 2018, ha registrato un record di partecipazione al bando con 128 progetti proposti: il 13,27% in più rispetto alla precedente competizione, sottomessi da 38 paesi. In questo contesto altamente competitivo sono stati approvati 55 progetti, 9 dei quali italiani sui 14 sottomessi dal nostro paese: cifre che danno all’Italia il più alto success rate in Europa. I 9 progetti italiani sostenuti dalla Commissione europea si sviluppano in tutta la penisola, articolati su scala nazionale, regionale o interregionale, e propongono centinaia di attività nel corso della giornata e notte del 27 settembre. Migliaia di visitatori di tutte le età incontreranno centinaia di ricercatori coinvolti in laboratori aperti, spettacoli, mostre, conferenze e attività divulgative, volte ad avvicinare studenti e pubblico generale al valore della ricerca, per trasmettere la passione dei ricercatori per il proprio mestiere. I progetti italiani (www.nottedeiricercatori.it) sostenuti dalla Commissione europea sono 9, otto dei quali si sono svolti sia nel 2018 che nel 2019 e uno dei quali si svolge solo nel 2019. Sono, in ordine alfabetico B-FUTURE (coordinato dalla Fondazione Neuromed); BEES (coordinato dall’Associazione Frascati Scienza); BRIGHT (coordinato dall’Università degli studi di Siena); ERN APULIA (coordinato dall’Università del Salento); LUNA 2019 (coordinato dall’Accademia Europea di Bolzano); MEETmeTONIGHT (coordinato dall’università Milano-Bicocca); SHARPER (coordinato da Psiquadro – impresa sociale di comunicazione della scienza); SOCIETY (coordinato dal Consorzio interuniversitario CINECA) e SUPERSCIENCEME (coordinato dall’Università della Calabria). Ai 9 progetti sostenuti si affiancano due progetti associati, BRAINCITIES (nelle città di Potenza, Matera, Melfi, Tito, Marsiconuovo, Nemoli) e CLOSER (in Piemonte). Da sud a nord lungo tutta la penisola coinvolgendo oltre 100 città, le Notti in Italia sono coordinate da università, enti di ricerca, società di comunicazione della scienza e associazioni. Un cartellone di centinaia di eventi quello proposto a spettatori di ogni età, dagli studenti agli adulti: spettacoli, laboratori aperti, conferenze, eventi di approfondimento culturale e intrattenimento trasformano le città in laboratori a cielo aperto e i laboratori di ricerca in piazze nelle quali cittadini e ricercatori si incontrano e insieme esplorano il mondo e le sfide di ogni tipo, da quelle dell’economia e quelle delle scienze e della tecnologia fondamentali per immaginare e costruire il futuro.