La poligamia come freno per la speciazione?
La selezione sessuale può agire promuovendo la speciazione ma anche rallentandola. Uno studio su un gruppo di uccelli ha mostrato che le specie poligame, sottoposte a una selezione sessuale più accentuata rispetto alle monogame, mostrano al loro interno minori differenze genetiche intraspecifiche, dovute al maggiore flusso genico presente tra le popolazioni
La selezione sessuale è spesso considerata come una forza promotrice della speciazione (Pikaia ne ha già parlato qui): la scelta di un partner che presenta determinate caratteristiche e la competizione per l’accoppiamento che ne consegue, possono infatti condurre a meccanismi di isolamento riproduttivo, ovvero all’interruzione del flusso genico, tra individui appartenenti a popolazioni diverse ma anche facenti parte della stessa popolazione. Tali “barriere” sono di tipo pre-zigotico, ovvero si verificano a monte della fecondazione in quanto impediscono l’accoppiamento, e possono portare alla speciazione.
In alcuni contesti, però, la selezione sessuale può anche agire rallentando la differenziazione: questo può accadere, per esempio, nel caso in cui le femmine abbiano sviluppato resistenze ad accoppiarsi con maschi aventi certe caratteristiche, ed essi debbano disperdersi per trovare compagne che non abbiano sviluppato tali adattamenti. In generale, nelle specie migranti c’è un maggiore flusso genico tra le popolazioni, che potrebbe contribuire a mantenere limitate le differenze genetiche e conseguentemente a prevenire l’isolamento riproduttivo. Nelle specie poligame ciò potrebbe risultare ancora più evidente. Esse infatti sono sottoposte ad una maggiore pressione per potersi accoppiare più volte e di conseguenza ad una selezione sessuale più intensa, e sono più propense a spostarsi tra popolazioni diverse per massimizzare il loro successo riproduttivo.
In un recente lavoro pubblicato sulla rivista Evolution, un gruppo di ricercatori provenienti da diverse Università, tra cui Bath e Cardiff, ha studiato la relazione tra migrazione, strategie di accoppiamento, e diversificazione intraspecifica. Sono stati analizzati campioni di DNA provenienti da 79 popolazioni di pivieri (genere Charadrius) appartenenti a 10 specie diverse, alcune delle quali monogame e altre poligame (perlopiù poliginiche ma anche poliandriche). È stato così verificato se le specie poligame, che hanno potenzialmente accesso ad un numero più elevato di accoppiamenti (ma che sono soggette a più forte selezione sessuale), mostrano livelli di differenziazione genica più alti o più bassi delle specie monogame. In secondo luogo, analizzando 136 specie di chionidi (ordine Charadriformes), gli scienziati hanno verificato se le diverse strategie di accoppiamento e il comportamento migratorio siano associati con la ricchezza di sottospecie.
Dallo studio emerge che la presenza di migrazioni stagionali non influisce sui pattern genetici o sulla ricchezza di sottospecie. La ricerca svela come le specie poligame, che si accoppiano con diversi partner (e in diversi luoghi) durante la stagione riproduttiva, mostrino tra popolazioni diverse, anche distanti geograficamente, variazioni geniche intraspecifiche più basse rispetto alle specie monogame. I risultati stabiliscono anche che nei chionidi poligami la ricchezza di sottospecie è inferiore rispetto alle specie monogame. Gli individui poligami, riproducendosi con più partner e in più luoghi, contribuiscono ad amplificare il flusso genico tra popolazioni diverse, mischiano i diversi pool genici “diluendone” le differenze e abbassano la probabilità che una determinata popolazione possa diversificarsi in una nuova specie nel corso del tempo. Nelle specie analizzate, una selezione sessuale più intensa, come quella a cui sono sottoposte le specie poligame, agisce quindi come un freno per la differenziazione e la speciazione, prevenendo, o quantomeno limitando, l’isolamento riproduttivo.
Riferimento:
Josephine D’Urban Jackson, Natalie dos Remedios, Kathryn H. Maher, Sama Zefania, Susan Haig, Sara Oyler-McCance, Donald Blomqvist, Terry Burke, Michael W. Bruford, Tamás Székely, Clemens Küpper. Polygamy slows down population divergence in shorebirds. Evolution, (2017). DOI: 10.1111/evo.13212
Immagine di dominio pubblico (licenza CC BY-SA 3.0)